Publio Cornelio Tacito: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Publio Cornelio Tacito==
*Abbiamo dato prova di grande sopportazione.
:''Dedimus profecto grande patientae documentum''. (dal ''De vita Iulii Agricolae'', [[s:la:De_vita_et_moribus_Iulii_Agricolae_(Agricola)#II|2]])
*E la folla lo oltraggiava da morto con la stessa bassezza con cui lo aveva adulato da vivo.
:''Et vulgus eadem pravitate insectabatur interfectum qua foverat viventem.'' (da ''Historiae'' [[s:la:Historiae_(Tacitus)_-_Liber_III#LXXXV|III, 85]])
*È tanto più facile ricambiarel'offesa che il beneficio; perchè la [[gratitudine]] pesa, mentre la [[vendetta]] reca profitto (''Storie'', IV, 3)
*È proprio della natura umana odiare colui al quale si è recato danno. (da ''Agricola'', 42)
*Gli dei sono dalla parte dei più forti.
:''Deos fortioribus adesse''. (da ''Historiae'' [[s:la:Historiae_(Tacitus)_-_Liber_IV#XVII|IV, 17]])
*Irritarsi per una [[critica]] vuol dire riconoscere di averla meritata. (citato in ''Selezione dal Reader's Digest'', febbraio 1976)
*Pensate ai vostri avi, pensate ai posteri.
:''Et maiores et posteros vestros cogitate.'' (da ''Agricola'', 32)
*Predatori del mondo intero, adesso che mancano terre alla vostra sete di totale devastazione andate a frugare anche il mare. Avidi se il nemico è ricco e arroganti se è povero. Gente che né l'oriente né l'occidente possono saziare. Solo voi bramate possedere con pari smania ricchezza e miseria. Rubano, massacrano, rapinano, e con falso nome lo chiamano impero. Rubano, massacrano, rapinano, e con falso nome lo chiamano nuovo ordine. <br> Laddove fanno il deserto, lo chiamano [[pace]]. (dal ''De vita Iulii Agricolae'', [[s:la:De_vita_et_moribus_Iulii_Agricolae_(Agricola)#XXX|30]])
:''Auferre trucidare rapere falsis nominibus imperium, atque ubi solitudinem faciunt, pacem appellant.''
:Parafrasata anche con «desertum fecerunt et pacem appellaverunt», cioè «fecero un deserto e la chiamarono pace».<ref>Vedi Wikipedia sulla [[w:Ubi solitudinem faciunt, pacem appellant|prima]] e sulla [[w:Desertum fecerunt et pacem appellaverunt|seconda]] locuzione. </ref>
*Abbiamo dato prova di grande sopportazione.
:''Dedimus profecto grande patientae documentum''. (dal ''De vita Iulii Agricolae'', [[s:la:De_vita_et_moribus_Iulii_Agricolae_(Agricola)#II|2]])
*Gli dei sono dalla parte dei più forti.
:''Deos fortioribus adesse''. (da ''Historiae'' [[s:la:Historiae_(Tacitus)_-_Liber_IV#XVII|IV, 17]])
 
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*Anche i saggi la brama di gloria è l'ultima passione di cui si spogliano.
*Chi furono i primi abitanti della Britannia, se nativi o emigranti, rimane oscuro; bisognerebbe ricordare che trattiamo comunque con dei barbari.
*Così, quando vai in battaglia, ricordati dei tuoi [[antenati]] e dei tuoi discendenti.
*È tanto più facile ricambiare l'offesa che il beneficio: perché la gratitudine pesa, mentre la vendetta reca profitto.
*Il desiderio di gloria è l'ultima aspirazione di cui riescono a liberarsi anche gli uomini più saggi.
*Il desiderio di resistere all'[[oppressione]] è radicato nella natura umana.