Etty Hillesum: differenze tra le versioni

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*A volte è come se io fossi già passata attraverso lo stadio dell'"Io" e del "Tu".
*Ascoltarsi dentro. Non lasciarsi più guidare da quello che si avvicina da fuori, ma da quello che s'innalza dentro.
*Bisogna essere sempre più parchi di parole insignificanti per trovare quelle parole di cui si ha bisogno. Il silenzio deve alimentare nuove possibilità di espressione.
*Bisogna rinunciare a tutto per poter fare in un giorno le migliaia di piccole cose che vanno fatte per gli altri, senza smarrirsi.
*Devo avere il coraggio di vivere la vita con la "carica di significato" che essa pretende, senza per questo considerarmi pesante, o sentimentale, o innaturale.
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*Dobbiamo avere il coraggio di abbandonare tutto, ogni norma e appiglio convenzionale, dobbiamo osare il gran salto nel cosmo, e allora, allora sì che la vita diventa infinitamente ricca e abbondante, anche nei suoi più profondi dolori.
*E se Dio non mi aiuterà più, allora sarò io ad aiutare Dio.
*E se vogliamo perdonare agli altri, dobbiamo prima perdonare a noi stessi i nostri difetti (...) Il che significa anzitutto saperli generosamente accettare.
*Il processo di reciproco avvicinamento è parallelo a quello della reciproca liberazione.
*Io so, ora, che vita e morte sono significativamente legate fra loro.
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*L'unica vera [[unità]] è quella che contiene tutte le contraddizioni e i movimenti irrazionali: altrimenti finisce per essere di nuovo un legame spasmodico che fa violenza alla vita.
*La vera spoliazione ce la infliggiamo noi.
*La vita si svolge interiormente e lo scenario esteriore ha sempre meno importanza.
*Lasciar completamente libera una persona che si ama, lasciarla del tutto libera di fare la sua vita, è la cosa più difficile che ci sia.
*Le peggiori [[sofferenze]] dell'uomo sono quelle che egli teme.
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*Non voglio essere niente di così speciale, voglio solo cercare di essere quella che in me chiede di svilupparsi pienamente.
*Ogni volta vorresti rifare il mondo, invece di goderlo com'è. È un atteggiamento alquanto dispotico.
*Ognuno di noi deve raccogliersi e distruggere in se stesso ciò per cui ritiene di dover distruggere gli altri.
*[[Pensare]] è una bella, una superba occupazione quando studi, ma non puoi "pensarti fuori" da uno stato d'animo penoso. Allora devi fare altro, farti passiva e ascoltare, riprender contatto con un frammento d'eternità.
*Per [[umiliare]] qualcuno si deve essere in due: colui che umilia, e colui che è umiliato e soprattutto: che si lascia umiliare. Se manca il secondo, e cioè se la parte passiva è immune da ogni umiliazione, questa evapora nell'aria. Restano solo delle disposizioni fastidiose che interferiscono nella vita di tutti i giorni, ma nessuna umiliazione e oppressione angosciose.
*Quando abbiamo dell'avversione per gli altri le ragioni dobbiamo cercarle nel disgusto che sentiamo per noi stessi: ama il prossimo tuo come te stesso.
*Quando dico che ascolto dentro, in realtà è Dio che ascolta dentro di me.
*Quello che otteniamo spontaneamente da noi stessi ha basi più solide e durature di quello che realizziamo per forza.
*Se si prega per qualcuno, gli si manda un po' della propria forza.
*Se si vuole influire moralmente sugli altri, bisogna cominciare a prender sul serio la propria morale.
*Se tu affermi di credere in Dio devi anche essere coerente, devi abbandonarti completamente e devi avere fiducia. E non devi neppure preoccuparti per l'indomani.
*Se tutto questo dolore [la persecuzione nazista degli ebrei, N.d.S.] non allarga i nostri orizzonti e non ci rende più umani, liberandoci dalle piccolezze e dalle cose superflue di questa vita, è stato inutile.
*Si diventa più forti se si impara a conoscere e ad accettare le proprie forze e le proprie insufficienze.
*Si è a casa dovunque su questa terra, se si porta tutto in noi stessi.
*Ti prometto che tutta la mia vita sarà un tendere verso quella bella armonia, e anche verso quell'umiltà e vero amore di cui sento la capacità di me stessa, nei momenti migliori.
*Tutte le volte che mi mostrai pronta ad accettarle, le prove si cambiarono in bellezza.