Henrik Ibsen: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Micione (discussione | contributi)
+sezione Senza fonte
Riga 1:
[[Immagine:Henrik Ibsen.jpg|thumb|right|Henrik Ibsen]]
'''Henrik Ibsen''' (1828 – 1906), drammaturgo norvegese.
 
==Citazioni di Henrik Ibsen==
*Che cos'è la [[bellezza]]? Una convenzione, una moneta che ha corso solo in un dato tempo e un dato luogo. (da ''Peer Gynt'')
*Gli [[Amicizia|amici]] sono pericolosi, non tanto per ciò che vi fanno fare, quanto per quello che vi impediscono di fare.
*Gli spiriti della [[verità]] e della [[libertà]] sono i pilastri della società.
**Lona Hessel ne ''I pilastri della società'' (1877), IV atto.
*Ho lanciato l'ultima [[felicità]] al [[vento]] per una vista più alta sulle cose. (da ''Sulle alture'', 1860<ref name=Sla>Citato in [[Scipio Slataper]], ''Ibsen'', G.C. Sansoni Editore, Firenze 1944.</ref>)
*Il mio [[libro]] è poesia; e se non è, lo diverrà. (da una lettera a [[Bjørnstjerne Bjørnson]] del 9 dicembre del 1867<ref name=Sla/>)
*Il peggior nemico della verità e della libertà nella nostra società è la [[maggioranza]] compatta, la maggioranza liberale.
*Il [[progresso]] non è altro che brancolare da un errore all'altro.
*L'uomo più forte sulla terra è quello che è più solo.
*La minoranza ha sempre ragione. (da ''Un nemico del popolo''; citato in Elena Spagnol, ''Citazioni'', Garzanti, 2003)
*La nostra casa non è stata altro che una stanza dei giochi. Qui io sono stata la tua moglie-bambola. Questo è stato il nostro matrimonio, Torvald. (da ''Una casa di bambola'', Nora a Torvald)
*La storia ricorda una sola soluzione veramente radicale: il diluvio universale.
*La vita di [[famiglia]] perde ogni libertà e bellezza quando si fonda sul principio dell'io ti do e tu mi dai. (da ''Casa di bambola'')
*Non ci può essere libertà o bellezza nella vita quotidiana se questa dipende dai prestiti e dai debiti.
*Non usate la parola straniera "[[ideale|ideali]]". Abbiamo nella nostra lingua l'eccellente termine "bugie".
*O tutto o niente.
*Quale è il primo dovere dell'uomo? La risposta è breve: essere se stesso.
*''- [[Sogno|Sognare]], sognare – perché sognare? | Meglio è, credi, agire nel giorno! | Meglio vuotare il nappo della vita | che star sonnolenti accanto ai morti padri''. (da ''Sulle alture'', 1860<ref name=Sla/>)
*Strappa all'uomo medio le illusioni di cui vive, e con lo stesso colpo gli strappi la felicità. (da ''L'anitra selvatica'')
Line 25 ⟶ 16:
*Un uccello della foresta non ha bisogno di alcun riparo forzato.
**Hilde ne ''Il costruttore Solness'' (1892), III atto.
 
===Senza fonte===
{{senza fonte}}
 
*Gli [[Amicizia|amici]] sono pericolosi, non tanto per ciò che vi fanno fare, quanto per quello che vi impediscono di fare.
*Il peggior nemico della verità e della libertà nella nostra società è la [[maggioranza]] compatta, la maggioranza liberale.
*Il [[progresso]] non è altro che brancolare da un errore all'altro.
*L'uomo più forte sulla terra è quello che è più solo.
*La storia ricorda una sola soluzione veramente radicale: il diluvio universale.
*Non ci può essere libertà o bellezza nella vita quotidiana se questa dipende dai prestiti e dai debiti.
*Non usate la parola straniera "[[ideale|ideali]]". Abbiamo nella nostra lingua l'eccellente termine "bugie".
*O tutto o niente.
*Quale è il primo dovere dell'uomo? La risposta è breve: essere se stesso.
*Un migliaio di parole non lasciano un'impressione tanto profonda quanto una sola azione.
*Una [[donna]] non dovrebbe mai mettere il suo più bel paio di pantaloni quando va a combattere per la libertà e la verità.
Line 32 ⟶ 36:
PERSONAGGI<br> Lucio Catilina, ''un nobile romano''.<br>Aurelia, ''sua moglie''.<br>Furia, ''una vestale''.<br>Curio, ''un giovane, parente di Catilina''.
Manlio, ''un veterano''.<br>Lentulo, Cepario, Gabibio, Statilio, Cetego, ''giovani nobili romani''.<br>Ambiorige, Ollovico, ''messi di Allobrogi''.<br>Un vecchio.<br>Sacerdotesse e servi del tempio di Vesta.<br>Gladiatori e guerrieri.<br>Compagni degli Allobrogi.<br>Lo spettro di Silla.<br>''L'azione del primo e secondo atto si svolge nei dintorni di Roma e in Roma, quello del terzo in Etruria''.<br>Catilina Tu devi! Tu devi; così m'ordina una voce del profondo dell'anima, – ed io voglio seguirla. Possiedo forza, e coraggio per qualcosa di meglio, di più alto che non sia questa mia vita. Una corsa sfrenata al piacere – No, no; esso non soddisfa la sete del cuore. Io fantastico e deliro! L'oblio solo desidero. Tutto è passato! La mia vita non ha uno scopo.
 
===Citazioni sul libro===
*''Catilina'' è scritto di getto, rubando qualche quarto d'ora alle ore rubate per lo studio. È scritto di furto, con la complicità della notte, quando il «lüttje Abtekerjunge» si levava il grtembiule da impastator di pillole e ridiventava il giovane desideroso di lotta e d'avvenire. Ibsen notava più tardi, con quel suo sorriso con cui sapeva parlare delle cose sue passate e degli altri, che tutta la favola si svolge di notte perché egli poteva lavorare per conto suo soltanto nelle ore notturne. ([[Scipio Slataper]])
Line 42 ⟶ 47:
*Ibsen si è ostinato a scrivere essenzialmente lo stesso dramma più e più volte. ([[James Joyce]], 2 marzo 1908)
*Sul serio, Peer Gynt è magnifico, Ibsen: soltanto un novergese può capire com'esso è bello. ([[Bjørnstjerne Bjørnson]])
 
==Bibliografia==
*Henrik Ibsen, ''Catilina'', traduzione di C. Giannini e N. Zoja, Garzanti 1951.
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
*Henrik Ibsen, ''Catilina'', traduzione di C. Giannini e N. Zoja, Garzanti 1951.
 
== Altri progetti==