Erich von Stroheim: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Automa: Sostituzioni normali automatiche di errori "tipografici" |
|||
Riga 3:
==Citazioni==
*Dicono che sono odioso e tratto i miei attori come se fossero cani, insomma pare io sia il tipico tedesco d'anteguerra. Ma so quello che faccio: è il mio metodo. Devo spazzar via la crosta di una falsa tecnica, e portare alla luce il vero sentimento, che è come un seme nascosto sotto la grazia superficiale di una ragazza. Li guardo duramente: mai in vita loro si sono sentiti trattare con tanta asprezza, li investo, li schiaccio col sarcasmo, le male parole, il disprezzo, e hanno tutti voglia di andarsene. È allora che arrivo al fondo del loro animo e lo guido verso la sua naturale espressione. (citato in [[Peter Noble]], ''Fuggiasco da Hollywood'', Il Saggiatore, 1964)
*La pazienza di [[Jean Renoir|Renoir]] era straordinaria; egli ha una personalità d'eccezione e molto «charme». La sua cortesia verso tutti mi parve tanto più
*Non ho mai accettato compromessi... né in alcun caso ho ceduto al conformismo o alla moda... né mi sono lasciato attrarre dalle lusinghe del denaro...<br>Ho sempre detto ciò che ritenevo fosse vero...<br>Piacesse o non piacesse alla gente...<br>Era in ogni caso la verità... come io la vedevo...<br>E questa lucida consapevolezza è la mia ricompensa... (citato in Noble 1964, premessa)
*Non sono io che torno al cinema, è il cinema che torna a me! (citato in Noble 1964, introduzione)
*Prima che ''Marthe Richard'' fosse finito, mi venne offerta un'altra parte, una parte minore in ''La Grande Illusion''. Mi parve cosa
*Quando cominciai a dirigere film lavoravo giorno e notte, senza mangiare, talvolta senza dormire, fino a descrivere i mutamenti di espressione delle comparse. (citato in Noble 1964, introduzione)
*Renoir riuscì a vincere ogni difficoltà; ma
==Citazioni su Erich von Stroheim ==
|