Luciano Zuccoli: differenze tra le versioni

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*Emilia non era più fanciulla, ma era stata [[donna]] per così poco tempo, che i guanciali del suo letto avevan dimenticato l'impronta d'una testa maschile e la luce del suo corpo risplendeva nell'alcova deserta. Era vedova da due anni; ma il desiderio di chiudere la [[solitudine]] dell'[[anima]] le faceva sembrar quel tempo assai lontano.<br>Aveva gli occhi grigi; i capelli neri avvolti intorno alla testa e attorti presso le orecchie, davano qualche riflesso d'acciaio.<br>Ella entrava sola nel talamo e sola riposava. Le era avvenuto forse di svegliarsi nella [[notte]] e d'irritarsi per uno di quegli arguti sogni, che non lascian tregua, popolano la [[mente]] di fiamme, soffiano sulle carni; le era avvenuto forse di stendere le braccia disperatamente nell'[[ombra]], e di piegarsi ad arco sotto lo spasimo del sogno che sfiora e sfugge.... Ma giungeva l'alba a quietarla, e il torpore invece del [[sonno]].... Si guardava nello specchio al [[mattino]], e vedeva sotto gli [[Occhio|occhi]] puri un livido cerchio. (pagg. 20-21)
*Sembravano due ragazzi accaniti in una gara ingenua, ed eran due [[Odio|odii]] che si cercavano, una coppia che travisava la [[lotta]] dei [[Sesso|sessi]], la quale finisce con un abbraccio, e qui non aveva [[speranza]] di finire se non con qualche imprevveduta [[violenza]]. Tale era diventata a poco a poco l'[[intimità]] fra Cesare e Roberta, che il [[dottore]] e la fanciulla non si chiamavano più coi nomi loro, ma con nomignoli bizzarri. (pag. 121)
*Illuminata dal male, Roberta appariva certi giorni veramente bella: un viso bianco e giovanile, che già si piegava a scrutare i vuoti abissi del nulla, un corpo fragile di cui Cesare conosceva quasi intere la forma e l'attraenza.... Poi, la giovinetta, anelante la [[bellezza]], si faceva di ora in ora più seduttrice, con molta incoscienza, la quale era un'altra [[seduzione]]; e nel giuoco sfoggiava una naturale arte femminea, dando alla voce alcuni coloriti di [[preghiera]] e d'[[ironia]], che vibravano a lungo e sembravano commuovere lei medesima. (pagg. 122-123)
 
==''Le cose più grandi di lui''==