John Ruskin: differenze tra le versioni

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==Citazioni di John Ruskin==
*Il miglior riconoscimento per la fatica fatta non è ciò che se ne ricava, ma ciò che si diventa grazie a essa. (citato in ''Selezione dal Reader's Digest'', settembre 1997)
*Il mondo non può diventare tutto un'officina... come si andrà imparando l'[[arte]] della [[vita]], si troverà alla fine che tutte le cose belle sono anche necessarie. (da ''I luoghi dell'arte'' vl. 5)
*Questa è la vera natura della [[casa]]: il luogo della pace; il rifugio, non soltanto da ogni torto, ma anche da ogni paura, dubbio e discordia. (da ''Sesamo e gigli'')
*Quando dico che la [[guerra]] è la fonte di tutte le arti, intendo dire anche che è la fonte di tutte le grandi virtù e facoltà degli uomini. (da ''La corona di olivo selvatico'')
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Dal giorno in cui gli uomini hanno affermato il loro dominio sul mare, tre Stati, degni d'essere ricordati, sono sorti sopra le sue sabbie: Tiro, Venezia e Inghilterra. Della prima di queste grandi potenze non rimane che la memoria, della seconda le rovine; in quanto alla terza che è oggi l'erede delle due prime, se dimentica il loro esempio può essere condotta, quantunque di più orgogliosa grandezza, ad una fine meno rimpianta.
 
{{NDR|John Ruskin, ''Le pietre di Venezia'' (''The Stones of Venice''}}, traduzione di A. Tomei, Vallecchi 1974.}}
 
===''Mattinate fiorentine''===
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==Bibliografia==
*John Ruskin, ''Le pietre di Venezia'' (''The Stones of Venice''}, traduzione di A. Tomei, Vallecchi 1974.
*John Ruskin, ''Mattinate fiorentine''(''Mornings in Florence''}, traduzione di O.H. Giglioli, Vallecchi 1974.