Pier Ferdinando Casini: differenze tra le versioni

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*Caro [[Antonio Di Pietro|Di Pietro]], i tuoi articoli rivelano passione civile e senso dell'opinione pubblica e mi inducono a darti un caloroso e rispettoso ''benvenuto''. Ho trovato nelle tue parole qualche assonanza con lo sforzo che anche noi stiamo facendo per moderare i toni della contesa e per superare le derive ideologiche che costituiscono il retaggio di un tempo andato. Il mio benvenuto, perciò, è ancora più caloroso. Da parte mia ti esprimo consenso soprattutto per il tuo rifiuto ''della politica urlata, insultata, violentata'' e per l'insieme delle tue considerazioni che vale a segnalare quanto sia indispensabile un lavoro comune per riportare lo scontro politico su binari meno estremizzati e rissosi. Spero sia l'inizio di un percorso. Noi del Ccd lo abbiamo avviato da tempo. Se è lo stesso, ci incontreremo. Se sarà diverso, vale almeno la constatazione di esserci trovati in sintonia oggi su quello che l'interesse generale richiede. (dalla lettera aperta a Di Pietro, ''La Stampa'', 24 marzo 1995)
*Spero che [[Antonio Di Pietro|Di Pietro]] in politica contribuisca a saldare il rapporto incrinato tra l'opinione pubblica e i suoi rappresentanti. (da ''La Stampa'', 4 aprile 1995)
*Come tutti i bolognesi, mi affido anch'io alla protezione della Madonna di San Luca, confidando nel suo aiuto per svolgere con serena imparzialità e rigore il mio mandato. (dal discorso di inizio mandato,; citato in ''La Madonna in Aula'', ''Lala Repubblica'', 1 giugno 2001)
*Enunciare la specificità cristiana dell'Europa è la constatazione di una verità elementare, non dirlo è una forzatura della realtà che fa pensare ad un'inaccettabile pregiudiziale culturale ed ideologica. Si è scelta la soluzione di appiattire tutto, pur di non dare all'eredità cristiana il [suo posto di rilievo]. (da ''Il Messaggero'', 18 giugno 2003, pag. 16)
*Per [[Antonio Di Pietro]] ci vuole un ruolo di primo piano nell'alleanza di centro-destra, la sua collocazione più naturale. Dovrebbe essere uno dei leader della coalizione. (14 aprile 1995; citato in [[Marco Travaglio]], ''[http://www.repubblica.it/2003/k/rubriche/cartacanta/14fe/14fe.html Carta Canta – Piercasinando]'', ''la Repubblica'', 14 febbraio 2006)
*A correre con [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]] per Palazzo Chigi ci andremmo a impiccare in una polemica sul conflitto d'interessi. (2 giugno 1995,; citato in Gian Antonio Stella, ''[http://www.senato.it/notizie/RassUffStampa/061117/cmf1l.tif Così Bondi usò il corteo per schiaffeggiare Pierferdy]'', ''Corriere della sera'', 17 novembre 2006, p. 11)
*Noi, al contrario della sinistra, dobbiamo vincere le elezioni. La sinistra o le vince o le vince a tavolino con i ribaltoni o con l'intervento del potere giudiziario che il più delle volte interviene a fiancheggiarla. [...] La vera anomalia italiana non è [[silvio Berlusconi|Berlusconi]], ma che [[Arnaldo Forlani|Forlani]] sia ai servizi sociali e [[Massimo D'Alema|D'Alema]] a palazzo Chigi. Rispetto a questo, la proprietà di Mediaset è un piccolo e trascurabile dettaglio. (da ''Il Messaggero'', 19 gennaio 1999)
*Per il Paese l'immagine è un punto determinante, ovunque nel mondo l'[[Italia]] è simbolo di qualità, di originalità, di gusto. Il rischio più grave? Banalizzare o volgarizzare l'origine italiana. Basta con il vezzo del cinismo ai danni del nostro Paese! (da ''Il Resto del Carlino'', 9 novembre 2004)