Dino Campana: differenze tra le versioni

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==Cartolina da Marradi''==
*''I «mantici» di Barbarossa''<br>Ad [[Anselmo Geribò]] – Avenu – Amo le vecchie trrr | Gonfie e lievitate di sprrr | Che cadono come rospi a quattro zampe sopra la coltrice rossa | E aspettano che le si innaffii | E sbuffano e ansimano, flaccide come mantici. Barbarossa {{NDR|Uno dei pseudonimi di Campana}}. (21 gennaio 1916,; citato da [[Enrico Falqui]], in ''La Fiera Letteraria'', 23 febbraio 1967)
*«''Padre dello scandalo''»<br>Egregio Signore, si domanda quale è l'io centrale di [[Giannotto Bastianelli|Bastianelli]]. Buono questo numero, eccellenti tutti solo oggi in poesia ci sono troppi rospi e troppi anfibi di una fantasia e di un gusto che non saprei meglio definire se non come quelli d'un paysan qui aurait en [[Charles Baudelaire|Baudelaire]] – la qual cosa è poi forse la migliore che si possa dire di [[Giovanni Papini|Papini]], padre dello scandalo, del poeta cicerone che le dolcezze finocchie di ... condusse per gli orti del bene e del male tra famigliari serponi e coccodrilli, macabro spaventapasseri, impuro ciarlatano di piazza della poesia. Chi può tollerare le sue delicatezze di sbirro? (8 gennaio 1916,; citato da [[Enrico Falqui]], in ''La Fiera Letteraria'', 23 febbraio 1967)
*''Una poesia patriottica''<br>Signor [[Mario Novaro|Novaro]], ho ricevuto la ''Riviera'' e ringrazio. A [[Bologna]] ho tovato [[Pasquale Binazzi|Binazzi]] e ci siamo trovati d'accordo sul valore di varie persone tra cui [[Camillo Sbarbaro|Sbarbaro]]. Ciò avrà i suoi frutti. A Lei che è stato per me così cordiale vorrei dedicare una poesia patriottica che sentissi ancora nel luglio scorso {{NDR|''A Mario Novaro''}}: però è passata la prima fiammata la abbandonai ed è restata incompleta. La potrei rivivere e terminare nel senso di un «addio all'Italia» solamente. (27 febbraio 1916,; citato da [[Enrico Falqui]], in ''La Fiera Letteraria'', 23 febbraio 1967.)
==''Lettere''==
*Carissimo signor Novaro, il mio amico [[Augusto Hermet|Hermet]] mi ha fatto vedere queste belle cose e io l'ho consigliato a mandarliele. Sono certo che Lei condividerà il mio giudizio. La saluto cordialmente. [...] La salute va bene. La poesia tornerà. [...]. Suo Dino Campana. (Lettera ''La poesia tornerà'' senza data,; citato da [[Enrico Falqui]], in ''La Fiera Letteraria'', 23 febbraio 1967.)
*Egregio Signor Novaro, con dispiacere appresi troppo tardi che [[Giovanni Boine|Boine]] si trovava a [[Firenze]]. Oltre il piacere di conoscerlo mi avrebbe fatto conoscere a Lei: mi riferisco al proverbio: il diavolo non è tanto brutto come si dipinge. [...] Sappia intanto che ho sostenuto e sostengo che [[Camillo Sbarbaro|Sbarbaro]] vale più di tutti i vocioni (voci + ani) a piena orchestra. (Lettera da Firenze, ''Degenerazione letteraria'', senza data,; citato da [[Enrico Falqui]], in ''La Fiera Letteraria'', 23 febbraio 1967.)
 
== Citazioni su Dino Campana ==