Bruno Forte: differenze tra le versioni

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{{intestazione|''Quale avvenire per il cristianesimo? '', in ''Zenit'', 9 febbraio 2008}}
*La condizione post-moderna, cui è approdato il viaggio dell’Occidentedell'Occidente, consiste insomma nel nuotare da naufraghi in mezzo al mare della vita, cercando di costruire una zattera su cui rifugiarci.
*Proprio dalla dimensione religiosa e trascendente dell’esistenzadell'esistenza umana siano nati alcuni dei processi più radicali di trasformazione e di crisi degli universi totalizzanti delle ideologie.
*La decadenza priva l’uomol'uomo della passione per la verità, lo spoglia di quelle motivazioni forti che l’ideologial'ideologia ancora sembrava offrirgli.
*C’èC'è un primato inalienabile del [[bene]] e del [[vero]], cui nessun potere di questo mondo ha diritto di sostituire altri primati.
*L’alternativaL'alternativa che la fede oppone alle ideologie sta precisamente nella possibilità di sperimentare un rapporto personale con la Verità, nutrito di ascolto e di dialogo con il Dio vivo.
*L’avvenireL'avvenire del cristianesimo o sarà più marcatamente spirituale e mistico o potrà ben poco contribuire al superamento della crisi e al cambiamento in atto nel mondo.
*La “folla"folla delle solitudini”solitudini" è il prodotto tipico del nichilismo della postmodernità.
*L’avvenireL'avvenire del cristianesimo o sarà sempre più marcato dal primato della carità, e quindi dall’impegnodall'impegno per la giustizia e per la pace, o non sarà.
 
{{intestazione|''Il “villaggio"villaggio globale”globale" cerca Dio '', in ''Zenit'', 26 febbraio 2008}}
*Nel nord, come nel sud del mondo, di fronte al villaggio postmoderno, come di fronte al rovescio della storia e alla sfida delle varie religioni, alla teologia cristiana si chiede di continuare a vivere la doppia e unica fedeltà, al tempo e all'Eterno, al presente degli uomini e al domani di Dio, in compagnia del popolo scelto dal Signore per essere in mezzo ai popoli la Chiesa dell'amore, la comunità della speranza più forte del dolore e della morte.
*Nel clima di decadentismo, tutto cospira per portare gli uomini a non pensare più, a fuggire dallo sforzo e dalla passione del vero, per abbandonarsi a ciò che si può godere immediatamente.
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*Se una [[sentenza]] può decidere di togliere acqua e cibo a qualcuno per farlo morire, stabilendo che questo è legale, mi sembra che una voragine si apra davanti a noi, un buco nero nella nostra convivenza civile.
 
{{intestazione|''La parabola dell’umanesimodell'umanesimo ateo'', in ''Avvenire'', 19 agosto 2009}}
*Il [[bene]] c’èc'è ed è assoluto; esso si i­dentifica anzi con l’Assolutol'Assoluto stesso, di cui è il volto attraente, lo splendo­re irradiante, l’esigenzal'esigenza amabile, il dono perfetto.
*Fra il [[male]] e il bene la scelta non sarebbe allora che una: con Dio o contro Dio; per l’Assolutol'Assoluto o per le onnivore fauci del nulla.
*La coscienza dell’impossibilitàdell'impossibilità di un’un'[[etica]] tutta soggettiva si impone alla riflessione dei moderni: che be­ne sarebbe il bene che fosse tale solo per me?
*Non può esserci agire [[morale]], lì do­ve non ci sia l’altrol'altro, riconosciuto in tutto lo spessore irriducibile della sua alterità.
*Chi afferma [[io|se stesso]] al pun­to da negare consapevolmente o di fatto ogni altro su cui misurarsi, nell’attonell'atto stesso di questa afferma­zione sazia, idolatrica, nega se stes­so come soggetto morale, nega anzi la possibilità stessa di una scelta etica fra bene e male, perché annega o­gni differenza nell’oceanonell'oceano asfissian­te della propria identità.
*La lezione di [[Kant]] conserva tutta la sua verità: l’imperativol'imperativo mo­rale o è categorico, e dunque incon­dizionato, o non è.
 
=='' Cresimarsi perché''==
*Ci sono momenti in cui – se ti fidi di Dio e usi intelligenza e buona volontà – puoi guadare anche il torrente più impervio e avanzare libero e sereno nel cammino della vita.
*{{NDR|La cresima è}} Lo Spirito viene a prendere possesso del nostro cuore.
*Quando lo Spirito viene ad abitare in noi, agisce al tempo stesso come vincolo di unità e sorgente di libertà: unisce il nostro cuore al Padre, vi rende presente Gesù e ci spinge a darci agli altri nell’amorenell'amore, valorizzando in pieno la nostra libertà.
*Basta, però,avere un po’po' di conoscenza della vita per renderci conto di quanto abbiamo bisogno di forza dall’altodall'alto per vincere l’egoismol'egoismo e la paura di amare.
 
{{NDR|Bruno Forte, ''Cresimarsi perché? La confermazione e la bellezza di Dio'', San Paolo, 2009}}