Antonio Spadaro: differenze tra le versioni

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opera e citazioni
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{{intestazione|''Per una spiritualità dello studio'', in ''La Civiltà cattolica'', anno 2009 n. II}}
*L’uomoL'uomo che studia e l’uomol'uomo che prega sembrano assumere atteggiamenti simili.
*Lo studio, per il credente, è «un servizio per l’uomol'uomo, una carità ecumenica, ma nondimeno un’esperienzaun'esperienza spirituale.
*Lo studioso che è uomo spirituale va alla ricerca di una sintesi profonda, che faccia sì che preghiera e studio siano virtualmente indistinti come l’equilibriol'equilibrio non si distingue dal camminare, né il movimento uniforme del treno si distingue dagli spostamenti del viaggiatore nel compartimento.
*Non basta esercitare la propria professione e «avvolgerla» di intenzioni buone e spirituali perché quell’impegnoquell'impegno secolare si trasformi in preghiera.
 
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