Jacques Maritain: differenze tra le versioni

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*Nel corso di venti secoli di storia, predicando il Vangelo alle nazioni ed ergendosi davanti alle podestà carnali per difendere contro di esse la libertà dello spirito, la Chiesa ha insegnato agli uomini ad essere liberi. Oggi forze cieche che da duecento anni le hanno dato l'assalto in nome della libertà e in nome della persona umana deificata, lasciano infine cadere la maschera. Ora si presentano per quello che sono. La loro sete e asservire l'uomo. I tempi attuali, per miserevoli che siano, hanno di che esaltare coloro che amano la Chiesa e amano la libertà. La situazione storica da essi affrontata è definitivamente chiara. Il grande dramma del nostro tempo è il confronto tra uomo e lo Stato totalitario, il quale non è altro che il vecchio e bugiardo dio dell'impero senza legge che esigeva per se l'adorazione di tutte le cose, La causa della libertà e della Chiesa si incontrano nella difesa dell'uomo. (da ''L'uomo e lo Stato'')
*Nulla è perduto di ciò che è stato fatto, tutto è canto e poesia. (da Jacques Maritain, ''Le cose del cielo. Riflessioni sulla vita eterna'')
*Più questa causa è grande, più ci sentiamo piccoli e inadeguati ad essa. È la causa dell’intelligenzadell'intelligenza e della filosofia nella ricerca della verità e di quell’assolutoquell'assoluto nel quale noi siamo, noi viviamo, noi ci muoviamo, come diceva Bergson, recuperando un pensiero di san Paolo. È la causa di questo umanesimo integrale che ci attende come il segno e il simbolo di una nuova civiltà, nella quale l’ispirazionel'ispirazione democratica e l’ispirazionel'ispirazione evangelica saranno riconciliate. (citato in Piero Viotto, ''L’apostoloL'apostolo dell’umanesimodell'umanesimo'', ''Jesus'', luglio 2009)
*Se noi amiamo la verità nelle anime, se noi comprendiamo di quale sete il mondo agonizza, se noi siamo pronti a dare tutto, onde tale sete sia alleviata... noi potremo sperare d'esser partecipi della luce di [[San Tommaso d'Aquino|S. Tommaso]], d'intendere veramente – intellectu conspicere – le cose che egli ha insegnato e di essere impiegati, secondo le nostre forze per quanto incerte esse siano, a quel lavoro universale di raddrizzamento nella verità, commessoci dal Maestro della storia. (''Le docteur angélique''<ref name=Pad/>)
*La tragedia delle democrazie moderne è che non sono ancora riuscite a realizzare la [[democrazia]]. (da ''Cristianesimo e democrazia'')
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==''Umanesimo integrale''==
*Grazie soprattutto ad [[Emmanuele Mounier]] scrive — l’espressionel'espressione ‘personalista'personalista e comunitario’comunitario' ê divenuta un ritornello per il pensiero cattolico. Anch’ioAnch'io, in questo non sono esente da una qualche responsabilità... Penso che Mounier l’abbial'abbia presa da me. Essa ê giusta, ma vedendo l’usol'uso che se ne fa ora, non ne sono molto fiero.
*Il religioso perfetto prega così bene che ignora di pregare.
*In virtù d’und'un processo di differenziazione normale in se stesso (benché viziato dalle più false ideologie) l’ordinel'ordine profano o temporale, nel corso dei tempi moderni, si ê costituito nei confronti dell’ordinedell'ordine spirituale o sacro in una relazione d’autonomiad'autonomia tale da escludere di fatto la strumentalità. In altri termini è giunto alla sua maggiorità. E questo ê ancora un guadagno storico che una nuova cristianità dovrebbe conservare.
*Ma nuove nascite avverano. È anche una legge statistica che le scoperte difficili di cui si ha più bisogno la crescita della storia, si fanno raramente senza il soccorso delle energie dell'errore e di calamità. Le purificazioni che avrebbero salvato tutto, si producono allora dopo che tutto è stato rovinato e comincia a rifiorire. Cosi' va il corso del mondo. Gli stessi che hanno aiutato i santi a santificarsi bruciandoli a fuoco lento traggono profitto dai loro meriti e nutrono la gloria dei crocifissi una volta che siano stati canonizzati i luoghi comuni della loro eloquenza e la prosperità delle loro imprese e non mancheranno dal preparare nuovi santi per nuovi dolori e nuove canonizzazioni. I mondi che sono sorti nell'eroismo, tramontano nella fatica, affinché vengano a loro volta nuovi eroismi e nuove sofferenze che faranno sorgere altri mondi. La storia umana cresce così perché non si ha là un processo di ripetizione ma di espansione e progresso; cresce, come una sfera di espansione, ravvicinandosi insieme alla sua doppia consumazione: nell'assoluto di quaggiù,ove l'uomo è dio senza Dio; e nell'assoluto dell'atto ove è Dio con Dio.