Bruno Forte: differenze tra le versioni

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opera e citazioni
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*Chi avesse perso il gusto di porsi la domanda sul senso d'esistere, chi fosse divenuto incapace di scandalizzarsi davanti al male che devasta la terra e al dolore dei poveri e degli innocenti, chi non soffrisse più dell'intollerabilità dell'ultimo addio, chi non avesse più il coraggio di interrogarsi fino in fondo, non dovrebbe accostarsi alla ricerca della Verità, perché non troverebbe altro che una selva di enigmi inesplicabili. (da [http://www.webdiocesi.chiesacattolica.it/cci_new/documenti_diocesi/55/2008-11/21-195/InaugAnnoAccadUniversiita2008.pdf ''La vera domanda e il prezzo della Verità''] omelia del 20 novembre 2008)
*Il [[tempo]] è la perenne novità del dono che l'Eterno fa alla creatura dell'esistenza, dell'energia e della vita, l'atto della continua creazione, l'eternità che si proietta nello spazio: esso è la partecipazione allo spazio creato del dinamismo dell'amore eterno, l'inserzione dell'esteriorità del mondo nell'interiorità di Dio, l'atto sempre nuovo per il quale ciò che è avvenuto nel primo mattino degli esseri si compie ed è accolto in ogni istante del loro esistere. (da ''Tempo splendore di Dio'' in ''Il Sole-24 Ore'', 19 Maggio 2002)
 
{{intestazione|''Quale avvenire per il cristianesimo? '', in ''Zenit'', 9 febbraio 2008}}
*La condizione post-moderna, cui è approdato il viaggio dell’Occidente, consiste insomma nel nuotare da naufraghi in mezzo al mare della vita, cercando di costruire una zattera su cui rifugiarci.
*Proprio dalla dimensione religiosa e trascendente dell’esistenza umana siano nati alcuni dei processi più radicali di trasformazione e di crisi degli universi totalizzanti delle ideologie.
*La decadenza priva l’uomo della passione per la verità, lo spoglia di quelle motivazioni forti che l’ideologia ancora sembrava offrirgli.
*C’è un primato inalienabile del [[bene]] e del [[vero]], cui nessun potere di questo mondo ha diritto di sostituire altri primati.
*L’alternativa che la fede oppone alle ideologie sta precisamente nella possibilità di sperimentare un rapporto personale con la Verità, nutrito di ascolto e di dialogo con il Dio vivo.
*L’avvenire del cristianesimo o sarà più marcatamente spirituale e mistico o potrà ben poco contribuire al superamento della crisi e al cambiamento in atto nel mondo.
*La “folla delle solitudini” è il prodotto tipico del nichilismo della postmodernità.
*L’avvenire del cristianesimo o sarà sempre più marcato dal primato della carità, e quindi dall’impegno per la giustizia e per la pace, o non sarà.
 
{{intestazione|''Il “villaggio globale” cerca Dio '', in ''Zenit'', 26 febbraio 2008}}