Antonio Pennacchi: differenze tra le versioni

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*Se mi facevi fare il classico non succedeva niente
*Mimì dice che stavano a pranzo, in cucina. Stavano mangiando la pasta e fagioli, coi quadrucci fatti in casa. La [[televisione]] in sala era spenta, non hanno sentito il telegiornale dell'una: "Ucciso terrorista in un conflitto a fuoco" [...] Ma lo ha sentito la signora Elide al piano di sopra: ha spalancato la finestra, s'è piantata le unghie nel [[viso]], s'è graffiata, poi s'è strappata i capelli e con le mani di nuovo sui capelli, a strappare nuove ciocche, ha urlato: "Signora Lii...hanno ammazzato tuo figlio!"
*Ma quali "pesci nell'[[mare|oceano]]", noi eravamo [[frati]] francescani e quando tutt'intorno la gente normale, gli studenti, quella della Fgci, quelli di Lotta Continua, gli operaisti, i Circoli Lenin, tutta la [[gente]] normale respirava quel po' di [[libertà]] portata dal '68, almeno quella sessuale, e le ragazze cominciavano ad uscire pure dopo le sette di sera e tutti ormai scopavano come ricci -sopratutto con le mie sorelle- solo noi facevamo la vita dei [[monaci]].
*Noi abbiamo continuato come prima, a fare il nostro lavoro politico: tu non è che t'accorgi, sul momento, che la [[storia]] è improvvisamente cambiata.
*Ma quella [[bomba]] ha cominciato a rimettere le cose a posto, in fretta e furia, s'è chiuso il contratto dei metalmeccanici ed iniziato il ritorno all'ordine. "Gli opposti estremismi non passeranno" diceva la [[Democrazia Cristiana]]. E non sono passati.
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*L'[[estate]] è passata come al solito, a tentare di rimorchiare qualcuna sul lungomare: era l'unico modo per scordarsi Francesca, non è che ce ne fossero altri. Ma la caccia andava male e quindi non me la scordavo. Non facevo altro che parlare di lei e di quanto soffrissi: "Che palle" facevano i miei amici.
*Ma lui era gentile, dolce. Voleva che gli dessimo del tu, ma io non me la sentivo. Ci chiedeva cosa facevano, le nostre storie. Noi eravamo conquistati. Ci aspettavamo che da un momento all'altro ci facesse delle proposte, perchè i suoi gusti erano abbastanza noti. Ero anche curioso di vedere come avrei reagito: quello era [[Pasolini]]. La [[Poesia]]. La [[Cultura]]. Cosa vuoi che contasse il resto?
*La [[società]] era ancora [[fascismo|fascista]] [...] la [[Democrazia cristianaCristiana]] rubava a rotta di collo. Altro che "politica come servizio", la gente faceva politica per farsi gli affari propri. [...] Ai giovani gli sembrava che non dovesse essere così ed erano scesi in piazza. Tutti quanti. Pure i fasci. All'inizio sembrava tutto bello: tutti insieme a discutere, a festeggiare, "la fantasia al potere", e le ragazze che stavano fuori la [[notte]] fino a tardi. Mai visto prima.
*Allora quando uno partiva per [[Milano]], la gente andava a salutarlo alla stazione, veniva tutta la [[famiglia]], con la nonna, le zie e i fidanzati delle cugine, e la [[madre]] piangeva e tutti lo salutavano con il fazzoletto bianco, fino a che il [[treno]] era già arrivato a Cisterna e la gente diceva: "Chissà se lo rivedremo più".
*Io ci ho messo una vita a capire che la gente non dice mai quello che pensa. Dicono una cosa e ne pensano un'altra, poi la colpa è la mia che il prendo sul serio.
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*Comunque -un palazzo tira l'altro- era cresciuta tutta Latina, con me che la guardavo. Ed ero fiero mentre cresceva, mi mettevo lì a fissare i carpentieri che costruivano ponteggi e pennoni in [[legno]], perchè non c'erano ancora quelli di [[ferro]], prefabbricati. Ogni [[casa]] era come se la facessi io, la [[città]] cresceva con me, crescevamo assieme e tutto andava d'accordo secondo l'ordine naturale delle cose: non mi sconvolgeva, c'era il mio consenso, l'accettavo, mentre anconra non riesco ad accettare le palazzine che hanno fatto davanti casa nostra mentre stavo in seminario. Non c'erano, sono tornato e le ho trovate all'improvviso. Aliene.
*Adesso erano tutti matti per la Zona B. Erano incazzati come bestie. Non ce n'era uno che gli fosse venuto in mente di andare a fare sega ai giardini. Tutti per la Zona B. Magari fino al giorno prima non sapevano nemmeno che che cos'era.
*Così -appena finito il comizio e quello scendeva dal palco- m'intrufolavo fra la gente finchè riuscivo ad arrivargli a tiro: "Scusi permette una domanda?". Tutti facevano finta di prestarmi attenzione: "Sentiamo cos'hanno da dire le giovani generazioni". Io sparavo le mie puttanate. A [[Giuseppe Saragat|Saragat]] chiesi perchè ce l'aveva tanto coi fascisti che avevano fatto la bonifica.
*A casa mia erano tutti contenti{{NDR|dell'espulsione del Msi}}. Fratelli, sorelle e cognati per motivi ideologici, padre e madre per ordine pubblico. Io invece ero molto dispiaciuto, ero convinto di aver subito un torto, mi ritenevo più fascista di prima.