George Steiner: differenze tra le versioni

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*Hai ragione, perché trasformare l'acqua in vino? Un trucco da baraccone, sono d'accordo. Quando puoi trasformare il sangue e il sudore dell'uomo in oro e ferro. [...] Nel cuore del comunismo c'è la menzogna. La menzogna centrale, assiomatica: un regno di giustizia, una fratellanza senza classi, una liberazione dalla servitù qui e ora. In questo mondo. È questa la grande menzogna. La corruzione e il tradimento sistematici della speranza umana. (Carlo: cap. VIII, pp. 54 sg.)
*Il marxismo ha reso all'uomo il massimo onore. La visione di Mosè e di Gesù e di Marx, la visione di una terra giusta, di un amore per il prossimo, di un'universalità, l'abolizione delle barriere fra paesi, classi, razze, l'abolizione degli odi tribali: questa visione era – siamo rimasti d'accordo su questo, vero? – un'immensa impazienza. Ma era anche qualcosa di più. Era una sopravvalutazione dell'uomo. Una sopravvalutazione forse fatale, forse insensata, eppure magnifica, giubilante, dell'uomo. Il più grande complimento che gli sia mai stato fatto. La Chiesa ha ostentato un disprezzo tremendo per l'uomo. L'uomo è una creatura caduta dalla grazia, condannata a trascorrere la sua sentenza a vita lavorando col sudore della fronte. Polvere alla polvere. (il Professore: cap. VIII, p. 57)
*Questo è il vero genio del capitalismo: impacchettare, mettere l'etichetta con il prezzo sui sogni degli uomini. Mai valutarci al di sopra della nostra [[mediocrità]]. [...] Con quanta precisione l'America ha valutato l'uomo, riducendolo al benessere, mettendo pace tra i desideri umani e l'appagamento. (cap. VIII, pp. 60 sg.)
*E quando l'America dice: "Sii soltanto te stesso," non dice: "Non migliorarti." Dice: "Lotta per quel Premio Nobel, se è questo che ti accende l'anima. O per quella piscina riscaldata." Non che l'America creda che le piscine riscaldate siano il Partenone; non le considera nemmeno una necessità. Ma perché sembrano procurare piacere e causare pochi danni. [...] Sai, Professore, l'America è probabilmente la prima nazione e società nella storia dell'umanità a incoraggiare gli esseri comuni, fallibili e impauriti, a sentirsi a loro agio nella propria pelle. [...] Ma, tutto sommato, l'America è davvero l'unica grande potenza, l'unica comunità che, a differenza di tutte le altre che conosco, si sforza di rendere la terra un filino migliore, un filino più speranzosa di quanto l'abbia trovata. Infatti la speranza è la principale materia prima della nazione e la sua maggior esportazione. (Carlo: cap. VIII, pp. 62 sg.)
*«Il tuo dogma, la tua tirannia dell'ideale, hanno prosciugato la gioventù degli uomini. Sotto il dispotismo, i bambini nascono vecchi. Basta guardare i loro occhi e le loro bocche in quelle immagini dalla Romania. E se l'America è infantile, e forse lo è, che difetto fortunato! Fontana di giovinezza? La speranza dei conquistatori si è forse trasformata in Coca-Cola. Ma frizza!» <br>«Fa marcire i denti. Gesuita che sei. Gesuita casuista. [...] Carlo, siamo una specie assassina, avida, impura. Ma abbiamo prodotto Platone e Schubert, per riprendere i tuoi esempi, Shakespeare e Einstein. Di conseguenza ci sono differenze di valore fra le imprese umane. ''Credo'': che è intrinsecamente meglio che un essere umano sia ossessionato da un problema algebrico, da un canone di Mozart o da una composizione di Cézanne, piuttosto che dalla fabbricazione di automobili o dal mercato azionario. Che un insegnante, un erudito, un pensatore, persino, Dio mi perdoni, un prete è quasi incommensurabilmente più prezioso e vicino alla dignità della speranza di un campione di pugilato, di un piazzista o di un magnate dei detersivi. ''Credo'' ancora: che il mistero del genio creativo e analitico è proprio questo, un mistero, e che è concesso a pochissimi. Ma che gli esseri più umili possono essere risvegliati, resi attenti alla sua presenza e esposti alle sue esigenze. (cap. VIII, p. 65)