Alexis de Tocqueville: differenze tra le versioni

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*Ai miei occhi le [[società]] umane, come gli individui, diventano qualcosa solo grazie alla [[libertà]]. (citato in Gustavo Zagrebelsky, ''Le correzioni di Tocqueville ai difetti della democrazia'', 29 luglio 2005, in ''Lo Stato e la Chiesa'')
*Ciò che il [[Popolo|volgo]] chiama [[tempo]] perso è spesso tempo guadagnato.
*Dopo aver studiato moltissimo il [[Corano]], la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche [[religione|religioni]] altrettanto letali per l’uomo di quella di [[Maometto]]. A quanto vedo l’[[Islam]] è la causa principale della decadenza oggi così evidente nel mondo [[musulmano]], e benché sia meno assurdo del [[politeismo]] degli antichi le sue tendenze sociali e politiche sono secondo me più pericolose. Per questo, rispetto al [[paganesimo]], considero l’[[Islam]] una forma di decadenza anziché una forma di progresso. (''Lettera a Arthur de Gobineau'', 22 Ottobre 1843, ora in: Olivier Zunz, Alan S. Kahan (a cura di): ''The Tocqueville Reader: A Life in Letters and Politics'', Wiley-Blackwell, 2002)
*L'[[esperienza]] mostra che il momento più pericoloso per un cattivo [[governo]] è in genere proprio quando sta cominciando ad emendarsi.
*La rivoluzione in Inghilterra è stata fatta unicamente in vista della libertà, mentre quella di Francia è stata fatta principalmente in vista dell'[[uguaglianza|eguaglianza]]. (1951-, vol. II, t. 2, p. 334; citato in Losurdo 2005, pp. 200-1)
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*Le fluttuazioni dell'[[industria]] attirano, quando essa è prospera, un gran numero di operai che, nei momenti di crisi, si trovano senza lavoro. Vediamo così che il vagabondaggio, che nasce dall'ozio, e il furto, che il più delle volte è la conseguenza del vagabondaggio, sono i due delitti che nello stato attuale della società conoscono la progressione più rapida. (1951-, vol. IV, t. 1, pp. 50-51; citato in Losurdo 2005, p. 73)
*Le [[religione|religioni]], volendo estendere il loro potere fuori del campo strettamente religioso, rischiano di non essere credute in alcun campo.
*[[Maometto]] ha fatto calare dal cielo e messo nel [[Corano]] non soltanto dottrine religiose, bensì massime politiche, leggi civili e penali, teorie scientifiche. Il [[Vangelo]], invece, non parla che dei rapporti generali degli uomini con Dio e fra di loro. All’infuori di questo non insegna nulla e non obbliga a credere nulla. Già basta questa, tra infinite ragioni, per indicare che la prima di queste due [[religione|religioni]] non potrebbe reggere a lungo in tempi culturalmente [[illuminismo|illuminati]] e [[democrazia|democratici]], mentre la seconda è destinata a regnare in quelli come negli altri
*Non temo affatto di affermare che il livello medio degli animi e delle [[mente|menti]] non cesserà di degradarsi fino a quando uguaglianza e dispotismo procederanno insieme. (dalla prefazione a ''L'Antico regime e la Rivoluzione'')
*Può persino accadere che l'amore della libertà sia tanto più vivo presso taluni quanto meno si incontrino garanzie di libertà per tutti. L'[[eccezione]] in tal caso è tanto più preziosa, quanto più è rara.<br>Questa concezione aristocratica della libertà produce, presso quelli che così sono stati educati, un [[sentimento]] esaltato del loro valore individuale e un gusto appassionato per l'[[indipendenza]]. (1951-, vol. 11, t. 1, p. 62; citato in Losurdo 2005, p. 123)