Dan Simmons: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Quaro75 (discussione | contributi)
Marcok (discussione | contributi)
m +categoria
Riga 9:
*Penso che l'arte di un libro vada celata il più possibile, resa trasparente, in modo da non infastidire il lettore con la sensazione di una tecnica all'opera. Il primo livello di lettura dev'essere immediato, cristallino. Poi naturalmente viene il piacere di scoprire il "qualcosa in più" che c'è in ogni libro riuscito, il rombo sotterraneo della metropolitana, tanto per usare una metafora; ma il nostro piacere non dev'essere guastato dal fatto di non capire gli ulteriori livelli a cui l'autore lavora. E non alludo soltanto al simbolismo o all'allegoria, ma a livelli del tutto personali e poetici, ai quali magari non è facile arrivare. Ci basti intuire che esiste una vena più ricca, che volendo potremo tornarci, e ci sentiremo meglio. (p. 7)
*A me dispiace terribilmente di dover morire perché so che non avrò ancora visto tutto. E del resto, anche chi ha visto tutto è ben lieto di ricominciare. (p. 9)
*Di me si può dire questo: sono uno scrittore di [[fantascienza]], uno scrittore dell'orrore e uno scrittore punto e basta. Mi rivolgo a tre tipi di pubblico che non s'incontreranno mai, e tuttavia ho cercato di presentarli l'uno all'altro perché si scambiassero almeno una stretta di mano (p. 9)
 
{{NDR|Dan Simmons, ''La mia carriera di scrittore'', in ''Hyperion. La caduta di Hyperion'', A. Mondadori, Milano, 1997. ISBN 8804425040}}
Riga 19:
{{interprogetto|w}}
 
[[Categoria:Autori di fantascienza|Simmons]]
[[Categoria:Scrittori statunitensi|Simmons]]