Pëtr Alekseevič Kropotkin: differenze tra le versioni

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'''Pëtr Alekseevič Kropotkin''' (1842 – 1921), militante e teorico dell'anarchia, uno dei primi sostenitori dell'anarco-comunismo.
 
*[...] fare affidamento soprattutto sulla produzione locale per quanto riguarda le necessità di base della vita. Non di ridurre il commercio mondiale: questo può anche crescere in quantità; ma limitarlo allo scambio di ciò che deve realmente essere scambiato, e, al tempo stesso, accrescere notevolmente gli scambi di novità, prodotti locali o arte nazionale, nuove scoperte e invenzioni, conoscenze e idee. (da ''Campi, fabbriche e officine'', 1913)
*Il lavoratore, il cui compito è stato specializzato dalla permanente divisione del lavoro, ha perso l'interesse intellettuale nel suo lavoro; e questo avviene soprattutto nelle grandi industrie: egli ha perso le sue capacità creative. (da ''Campi, fabbriche e officine'', 1913)
*L'unica [[religione|chiesa]] che illumina è quella che brucia. {{da controllare|citazione necessaria|Se sai qual è la fonte di questa citazione, inseriscila, grazie.}}
 
*[...] produrre la maggior quantità di beni necessari per il benessere di tutti con il minor spreco possibile di energia umana. (da ''La conquista del pane'', 1906)
==''La conquista del pane''==
*Quante ore al giorno deve lavorare l'individuo per produrre una quantità sufficiente di nutrimento, una casa confortevole, e indumenti necessari per la sua famiglia?... ...Alla fine del secolo scorso {{NDR|1700}}, Benjamin Franklin fissò quel limite a cinque ore al giorno; e se il bisogno di comodità è adesso più grande, la capacità produttiva è anch'essa aumentata, e di gran lunga più rapidamente. (da ''La conquista del pane'', 1906)
*[...] produrre la maggior quantità di beni necessari per il benessere di tutti con il minor spreco possibile di energia umana. (da ''La conquista del pane'', 1906)
*Il lavoro potrebbe essere ridotto a quattro o persino tre ore al giorno, pur producendo tutti i beni che sono ora prodotti. (da ''La conquista del pane'', 1906)
*Quante ore al giorno deve lavorare l'individuo per produrre una quantità sufficiente di nutrimento, una casa confortevole, e indumenti necessari per la sua famiglia? [...] ...Alla fine del secolo scorso {{NDR|1700}}, [[Benjamin Franklin]] fissò quel limite a cinque ore al giorno; e se il bisogno di comodità è adesso più grande, la capacità produttiva è anch'essa aumentata, e di gran lunga più rapidamente. (da ''La conquista del pane'', 1906)
*[...] coloro che svolgono attività intellettuali disprezzano il lavoro manuale, che viene davvero svolto in condizioni penose; ma una comunità che offre in abbondanza a tutti i suoi membri una educazione filosofica e scientifica, saprebbe come organizzare il lavoro manuale in maniera tale che sarebbe il vanto dell'umanità. (da ''La conquista del pane'', 1906)
*Il lavoro potrebbe essere ridotto a quattro o persino tre ore al giorno, pur producendo tutti i beni che sono ora prodotti. (da ''La conquista del pane'', 1906)
*[...] fare affidamento soprattutto sulla produzione locale per quanto riguarda le necessità di base della vita. Non di ridurre il commercio mondiale: questo può anche crescere in quantità; ma limitarlo allo scambio di ciò che deve realmente essere scambiato, e, al tempo stesso, accrescere notevolmente gli scambi di novità, prodotti locali o arte nazionale, nuove scoperte e invenzioni, conoscenze e idee. (da ''Campi, fabbriche e officine'', 1913)
*[...] coloro che svolgono attività intellettuali disprezzano il lavoro manuale, che viene davvero svolto in condizioni penose; ma una comunità che offre in abbondanza a tutti i suoi membri una educazione filosofica e scientifica, saprebbe come organizzare il lavoro manuale in maniera tale che sarebbe il vanto dell'umanità. (da ''La conquista del pane'', 1906)
*Il lavoratore, il cui compito è stato specializzato dalla permanente divisione del lavoro, ha perso l'interesse intellettuale nel suo lavoro; e questo avviene soprattutto nelle grandi industrie: egli ha perso le sue capacità creative. (da ''Campi, fabbriche e officine'', 1913)
 
==Bibliografia==
*Pëtr Alekseevič Kropotkin, ''La conquista del pane'', 1906. {{da controllare|editore, traduttore?}}
*Pëtr Alekseevič Kropotkin, ''Campi, fabbriche e officine'', 1913. {{da controllare|editore, traduttore?}}
 
==Altri progetti==