Wu Ming: differenze tra le versioni

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*In questa vita ho imparato una cosa sola: che l'inferno e il paradiso non esistono. Ce li portiamo dentro dovunque andiamo. (p.154)
*La libertà dello spirito non ha prezzo, ma questo mondo vuole imporne uno a ogni cosa. (p.160)
*Gli amici sono morti e per quelli che restano ho scoperto di essere sordo. Dio non c'entra più; ci ha abbandonato in un giorno di primavera, sparendo dal mondo con tutte le sue promesse e lasciandoci in pegno la vita. La libertà di spenderla tra quelle cosce bianche. (p.170)
*La loro tolleranza era un lusso per benestanti che non sarebbe mai andata oltre la concessione di un piatto di minestra ai poveri. (187)
*Aveva qualcosa di terrificante nello sguardo: l'innocenza. (p.207)
*É la consapevolezza che mi avevi dato: non libereremo mai i nostri spiriti, senza liberare i nostri corpi. (p.237)
*Il segno non è introno a te, non è nei muri, nei mattoni, nella calce, nei ciottoli, no, non troverai ciò che vai cercando. Il segno è la ricerca stessa, il segno sei tu che arranchi nel fango delle strade. (p.237)
*Ero più vicino io a Dio in mezzo alle mie puttane che tutti quei letterati con la puzza sotto al naso e che poi venivano a farsi trattare i piselli da loro! (p.245)
*Sradica l'albero genealogico dell'avversario con la forza del turpiloquio. (p.256)
*I libri cambiano il mondo soltanto se il mondo riesce a digerirli.
*La [[memoria]]. Sacca piena di cianfrusaglie che rotolano fuori per caso e finiscono col meravigliarti, come se non fossi stato tu a raccoglierle, a trasformarle in oggetti preziosi.