Masaccio: differenze tra le versioni

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Creata pagina con 'thumb|200px|Masaccio '''Masaccio''', soprannome di '''Tommaso di ser Giovanni di Mone Cassai''' (Castel San Giovanni, 21 dicembre 1401 – Rom…'
 
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*Fu Masaccio optimo imitatore di natura, di gran rilievo universale, buono componitore e puro sanza ornato, perché solo si decte all'imitazione del vero e al rilievo delle figure: fu certo buono et prospectivo quanto altro di quegli tempi, et di gran facilità nel fare, essendo ben giovane, che morì d'anni ventisei. ([[Cristoforo Landino]], ''Apologia nella quale si difende Dante et Florentia da falsi calunniatori'', [[1481]])
*Dopo questo [Giotto] l'arte ricadde, perché tutti imitavano le fatte pitture, e così andò declinando, insino a tanto che Tommaso fiorentino, scognominato Masaccio, mostrò con opra perfetta come quegli che pigliavano per altore altro che la natura, maestra de' maestri, s'affaticavano invano. ([[Leonardo da Vinci]], ''Trattato della pittura'', [[1500]] ca.)
*Un fuoco ardeva in lui perché fu giovane. Masaccio non fu mai altro che giovane. (John T. Spike, ''Masaccio'', Rizzoli libri illustrati, Milano 2002 ISBN 88-7423-007-9)
 
==Senza fonte==
*Giotto rinato, che ripiglia il lavoro al punto dove la morte lo fermò. (Roberto Longhi)
 
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