Salvatore Cuffaro: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Salvatore Cuffaro==
*Faccio un fioretto: ogni giorno devo rubare qualcuno a [[Raffaele Lombardo|Lombardo]]. Consiglieri comunali, provinciali, deputati. Tutti. (''Il Sole 24 Ore'', 20 maggio 2009)
*Voglio dire soltanto che qui, questa sera, siccome ho sentito pazientemente e ho ascoltato per tre ore tutte le buffonate che avete costruito, chiedo due minuti in silenzio. Credo di avere il diritto di farlo. C'è in atto una volgare aggressione alla classe dirigente migliore che abbia la Democrazia Cristiana in [[Sicilia]]. Questa volgare aggressione l'avete costruita sapientemente perché avete bisogno di delegittimare le persone migliori che abbiamo, perché questa Sicilia vada sempre più in fondo. Perché quello di stasera è giornalismo mafioso. Il giornalismo mafioso che è stato fatto fa più male alla [[Sicilia]], che dieci anni di delitti. Questo è quello che avete fatto stasera e non ve ne rendete conto. Se siete servi di qualcuno, se servite a qualcosa, addebitate alle vostre coscienze {{NDR|Falcone sorride}}. Le vostre coscienze devono rispondere del danno che avete fatto alla [[Sicilia]]. (dal discorso in una staffetta televisiva del 1991 fra ''Samarcanda'' di [[Michele Santoro]] e il ''[[Maurizio Costanzo]] Show'', in memoria dell'imprenditore [[Libero Grassi]], tra i cui ospiti vi era [[Giovanni Falcone]]; citato in ''La mafia è bianca'')
*Lei sa tutto onorevole Forgione, sa troppe cose. Anche quelle che noi non sappiamo e che normali cittadini non sanno. Sa anche quello che non si dovrebbe sapere. E credo che questo non sia giusto, e vorremmo capire perché lei sa tutto questo. Questa nostra [[Sicilia]] è una terra difficile, contradditoria e complessa. Ma è una terra che merita di essere amata. Respingendo la mozione di sfiducia, vi chiedo di consentirmi di poter continuare a servirla. (dal discorso all'Assemblea regionale siciliana in occasione del voto per la mozione di sfiducia, proposta dall'onorevole Forgione, per via delle vicende giudiziarie che vedevano coinvolto il presidente Cuffaro; citato in ''La mafia è bianca'')