Giancarlo Vigorelli: differenze tra le versioni

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*Se c'è scrittore che scatena tutti i sensi senza però mai inquinare i sentimenti, ed anzi ricomponendo alla fine gli uni con gli altri in un'unica integrità, questi è [[Jun'ichirō Tanizaki|Tanizaki]], e senz'altro ''La madre del generale Shigemoto'' è il suo libro che va più lontano in questo itinerario parallelo di tenebre e di luce, di onore e di grazia, di perdizione e di salvezza: benché queste siano, le ultime soprattutto, parole più nostre che sue. (p. 170)
*Il lettore italiano è in grado di apprezzare questo grande vegliardo {{NDR|[[Jun'ichirō Tanizaki]]}}, che a settant'anni ha osato scrivere uno dei libri più scabrosi ma anche tra i più puliti del secolo: ''L'amante di Lady Chatterly'' è un'opera ingenua e torbida, paragonata a ''La chiave''. (p. 170)
*Chi ha letto [[Robert Musil|Musil]], andrà senz'altro a leggere [[Heimito von Doderer]], del quale Einaudi ha pubblicato il libro forse più tipico, se non il più importante, ''Le finestre illuminate''; una di quelle operette che sembrano dapprima minori, ma che a lungo andare sono il più bel fiore di campo, o di serra in questo caso, di un autore: si pensi al ''Tonio Kröger'' di [[Thomas Mann]], come all'esempio più alto; o, per restare a [[Robert Musil|musilMusil]], ''Tre donne'' è pur sempre la prima stella che annuncia la grande cometa dell'''Uomo senza qualità''. (p. 174)
*Heimito von Doderer, scopre nelle sue corde qualcosa che lo tiene rivolto indietro, e non lo fa guardare avanti, se non a intervalli, a salti, con riottose volontà moralistiche. (p. 174)
*{{NDR|Heimito von Doderer}} Era un vero scrittore. , e con l'andare del tempo la sua "acontemporaneità" risulterà persino sintomatica e, perché no?, addirittura correttiva. (p. 175-176)
*{{NDR|[[Theodore Roethke]], poeta}} Ispiratissimo, ma scendeva ogni giorno dalle nubi per entrare libera mente nelle case di tutti, anche se gli chiudevano la porta in faccia. Non vorrei che fosse scambiato per un poeta sociale, quando invece, ed è ben di più, un poeta cosmico, che in mezzo a un mondo incomunicabile ed incomunicante divenne cosciente che la poesia ha valore unicamente se sa farsi comunicazione, cessare di essere mistificazione e alienazione. (p. 192)
*Nel "nouveau roman" i personaggi spesso sono così vecchi da apparire appunto manichini di un secolo fa a Marienbad; qui nell'ultimo romanzo {{NDR|''Les belles images}} della [[Simone de Beauvoir|Beauvoir]] sono di fatto uomini (o robots) davvero nuovi, neocapitalistici, neotecnici, neoplanetari. (p. 197)
 
==Bibliografia==
*Giancarlo Vigorelli, ''La terrazza dei pensieri'', Immordino Editore, 1967.