Regime: differenze tra le versioni

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*Il suddito ideale del regime totalitario non è il nazista convinto o il comunista convinto, ma l'individuo per il quale la distinzione fra realtà e finzione, fra vero e falso non esiste più.([[Hannah Arendt]])
 
*Questo paese ha avuto per un quarto di secolo un regime fascista e per mezzo secolo un regime democristiano, anche se con forti minoranze democratiche. I sedimenti del secondo prevalgono tuttora su quelli del primo, ma oggi andiamo verso un sistema inedito che li assomma e li mischia, e che meriterebbe di essere studiato antropologicamente. Servirebbe Gramsci, più di Marx. ([[Luigi Pintor]] da "E con questo?", 3 gennaio 1996)
 
*Siamo in un regime mediatico in Italia. Se non fosse così, oggi Enzo Biagi avrebbe la sua trasmissione. Così come Michele Santoro avrebbe la sua. Luttazzi lavorerebbe in tv. Così come lavorerebbero in tv la Guzzanti, Paolo Rossi e tanti altri, che evidentemente hanno creato con il loro spirito libero problemi al potere. Ma qualcuno dalla Bulgaria ha detto che Biagi, Santoro, Luttazzi, non debbono lavorare, e così è. Il diktat è stato rispettato. Queste per me sono limitazioni della democrazia. E c'è talmente fumo negli occhi che ti viene da soffocare.([[Andrea Camilleri]])
 
*La libertà [...] è un bene che molti regimi promettono ma che nessun regime è in grado di garantire compiutamente; è quindi un bene che ogni uomo conquista più o meno compiutamente, a seconda del "prezzo" che è disposto a pagare.([[Alberto Giovannini]])
*Il totalitarismo è un regime del nostro tempo, come è stato definito da Fisichella. Le caratteristiche per le quali lo si può considerare un regime del nostro tempo sono eminentemente due: innanzitutto il suo rapporto con la società di massa, e in secondo luogo il suo rapporto con una determinata concezione della politica che a sua volta si presenta nell'età contemporanea (così come del resto la società di massa). ([[Massimo Corsale]])
 
*Questo paese ha avuto per un quarto di secolo un regime fascista e per mezzo secolo un regime democristiano, anche se con forti minoranze democratiche. I sedimenti del secondo prevalgono tuttora su quelli del primo, ma oggi andiamo verso un sistema inedito che li assomma e li mischia, e che meriterebbe di essere studiato antropologicamente. Servirebbe Gramsci, più di Marx. ([[Luigi Pintor]] da "E con questo?", 3 gennaio 1996)
 
*A vedere i telegiornali di regime, cioè praticamente tutti, sabato a [[Bologna]] e nelle altre piazze non è successo niente (molto spazio invece al matrimonio di Baldini, l'amico di Fiorello). A leggere i giornali di regime (molti), il V-Day è stato il trionfo dell'"antipolitica", del "populismo", del "giustizialismo" e del "qualunquismo". In un paese che ha smarrito la memoria e abolito la logica, questa inversione del vocabolario ci sta tutta: la vera politica diventa antipolitica, la partecipazione popolare diventa populismo, la sete di giustizia diventa giustizialismo, fare i nomi dei ladri anziché urlare "tutti ladri" è qualunquismo. E infatti, che il V-Day fosse antipolitico, populista, giustizialista e qualunquista, lorsignori l'avevano stabilito prim'ancora di vederlo, di sapere che cos'era. A prescindere. ([[Marco Travaglio]])
 
 
*Il totalitarismo è un regime del nostro tempo, come è stato definito da Fisichella. Le caratteristiche per le quali lo si può considerare un regime del nostro tempo sono eminentemente due: innanzitutto il suo rapporto con la società di massa, e in secondo luogo il suo rapporto con una determinata concezione della politica che a sua volta si presenta nell'età contemporanea (così come del resto la società di massa). ([[Massimo Corsale]])
 
*Ieri l'onorevole Adornato ha ringraziato il presidente del nostro partito [Massimo D'Alema] per aver detto che non c'è un regime. Io sono d'accordo con Massimo D'Alema: non c'è un regime sulla base dei nostri criteri. Però, cari amici e colleghi, se dovessi applicare i vostri criteri, quelli che avete applicato voi nella scorsa legislatura contro di noi, che non avevamo fatto una legge sul conflitto di interessi, non avevamo tolto le televisioni all'onorevole Berlusconi... Onorevole Anedda, la invito a consultare l'onorevole Berlusconi perché lui sa per certo che gli è stata data la garanzia piena – non adesso, nel 1994, quando ci fu il cambio di Governo – che non sarebbero state toccate le televisioni. Lo sa lui e lo sa l'onorevole Letta. [...] A parte questo, la questione è un'altra. Voi ci avete accusato di regime nonostante non avessimo fatto il conflitto di interessi, avessimo dichiarato eleggibile Berlusconi nonostante le concessioni... [...] Durante i governi di centrosinistra il fatturato di Mediaset è aumentato di 25 volte. ([[Luciano Violante]] dal discorso alla Camera dei Deputati, 28 febbraio 2002)[1]
 
*Ad accomunare le due situazioni è in ogni caso la violenza dell'ideologia razzista. Theodore Roosevelt può tranquillamente essere accostato a Hitler. Al di là delle singole personalità conviene non perdere di vista il quadro generale: «Gli sforzi per preservare la "purezza della razza" nel Sud degli Stati Uniti anticipavano alcuni aspetti della persecuzione scatenata dal regime nazista contro gli ebrei negli anni trenta del Novecento». Se poi si tiene presente la regola per cui nel Sud degli Stati Uniti bastava una sola goccia di sangue impuro per essere esclusi dalla comunità bianca, una conclusione si impone: «La definizione nazista di un ebreo non fu mai così rigida come la norma definita "the one drop rule", prevalente nella classificazione dei neri nelle leggi sulla purezza della razza nel Sud degli Stati Uniti». ([[Domenico Losurdo]])
 
*La libertà [...] è un bene che molti regimi promettono ma che nessun regime è in grado di garantire compiutamente; è quindi un bene che ogni uomo conquista più o meno compiutamente, a seconda del "prezzo" che è disposto a pagare.([[Alberto Giovannini]])
 
*Esiste una tecnica della tirannide, esposta in classiche trattazioni. Ma il nazionalsocialismo al potere non ne tiene conto per nulla, e in questo sì che è rivoluzionario. Assolutista, il nazismo raggiunge la popolarità proprio in ragione del suo prepotere. [...] Il nazionalsocialismo, al contrario, non concede nessuna rivincita, sia pure formale, alle avanguardie dello Spirito. Il suo cinismo, la sua crudeltà, la sua perfidia, trovano dall'inizio tutta una orgogliosa cultura preparata a giustificarli, a farseli propri. La tirannide non presenta più il viso odioso e meschino del regime di polizia, non adopera più di soppiatto, tra impaurita e feroce, i vecchi mezzucci della sobillazione e della calunnia, ma si accampa, fanatica e violenta, con la sicurezza, l'intransigenza esclusiva di una religione messianica. [...] Sentirsi puri, non contaminati. Il popolo tedesco ha sempre reagito alle proprie crisi con un disperato, irrazionale desiderio di purezza: e la rivolta luterana – a un livello umano e ideale ben diverso, d'accordo – rappresenta forse il primo, imponente documento storico di questo impulso innato. Sorto dopo Versaglia, il nazionalsocialismo non si è tanto imposto con la violenza alle masse, quanto piuttosto le ha trovate già pronte ad accoglierlo e ad acclamarlo. ([[Giorgio Bassani]])