Giuseppe Genna: differenze tra le versioni

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{{NDR|Giuseppe Genna, ''Grande Madre Rossa'', Mondadori}}
 
==Incipit di ''Italia De Profundis''==
===[[Incipit]]===
E’ alle mie spalle fosforescente il mare incontenibile del Capo, nella punta più tempestuosa della Sicilia. Qui il re Federico II si salvò ammarando. Il sole scotta l’epitelio dell’acqua, il sole immaturo del primo mattino che sono qui. La furia delle acque implode, io digrigno i denti. A favore di sole l’eritema sulla mia pelle sfruttata si allarga. Non indosso occhiali. La cala larga è vuota, umida la spiaggia, fastidiosa la sabbia raggrumata fredda, davanti a me è la barriera del supramonte di Cefalù. Posso distinguere nitidi i lati erosi dell’Abbazia di Satana detta Thelema.
Ogni storia, la più tremenda, incombe su di me.