Massimo Corsale: differenze tra le versioni

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*Non è scandaloso che [[Max Weber|Weber]] trascuri qualunque riscontro empirico per la sua teoria normativistica, visto che egli scrive alla vigilia del grande rivolgimento destinato a sconvolgere la società occidentale (nell'economia, nella politica e nel diritto) tra le due guerre. (p. 50)
*La [[legge]] è stata lo strumento principe di cui lo stato dirigista si è servito nel nostro secolo. E ciò ha provocato una proliferazione esponenziale di provvedimenti legislativi, ma soprattutto ne ha causato una trasformazione intrinseca radicale. Da criterio per la risoluzione di confini la legge diventa strumento di ''organizzazione''. (p. 50)
*Va ricordato che una delle radici della [[cattiva amministrazione]], della [[burocrazia|burocratizzazione]] intesa in senso deteriore, consiste proprio nella pretesa di molti cattivi funzionari di limitarsi ad "applicare" le [[Norma|norme]]: essi così facendo esercitano la loro discrezionalità in maniera non consapevole e comunque non orientata alla ''risoluzione dei problemi'' che sono appunto di competenza dell'amministrazione e sono la ragione stessa della sua esistenza, bensì orientata unicamente all'illusorio e mistificante ''adempimento delle disposizioni'' ricevute dall'alto. (p. 57)
*La [[società di massa]] si vede ad occhio nudo e si sperimenta nella vita quotidiana: le strade sono affollate, così come i mezzi di trasporto, le spiagge, i locali pubblici e via discorrendo. La nostra vita quotidiana si svolge immersa nella massa, ed è sempre più pesantemente condizionata da quest'ultima. La massa non è dunque un concetto astratto di cui si occupino specialisti di saperi esoterici, bensì una realtà esperita quotidianamente, spesso dolorosamente, sempre faticosamente, dall'uomo della strada. (p. 84)
*La [[società di massa]] costituisce il punto di arrivo del processo di modernizzazione: di affrancamento dell'individuo, di ogni individuo (e non più solo dell'individuo superiore, aristocratico, idealizzato dagli illuministi e dai romantici) dai legami ascrittivi, e quindi da un destino all'orizzonte circoscritto, predeterminato. (p. 86)