Massimo Corsale: differenze tra le versioni

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*La [[società di massa]], volere o no, è quella che rende possibile pensare il ''self-achievement'' e la capacità di raggiungere degli scopi. (p. 86)
*È paradossale il fatto che la nascita della [[sociologia]] nell'[[Europa]] ottocentesca, di questa scienza che intendeva studiare i processi spontanei di formazione e di modificazione dei comportamenti collettivi e la loro influenza sia sull'ordine che sul mutamento sociale, sia avvenuta invece in pieno clima statilistico. (p. 86)
*[[Alexis de Tocqueville|Tocqueville]], nella sua opera matura su ''L'ancien Régime et la Révolution'', descrisse magistralmente come i sovrani assolutistici durante l'''Ancien Régime'' (e non solo in [[Francia]]) avessero combattuto contro le autonomie dei ceti, e in particolare di quelli più forti: l'aristocrazia e il clero. (p. 88)
*La [[rivoluzione francese]] provvide a sostituire la rappresentanza per ceti con quella universalistica e individualistica dell'assemblea parlamentare.. Proclamò quindi i diritti dell'uomo e del cittadino prescindendo da appartenenze particolaristiche; abolì corporazioni ed enti ecclesiastici e vietò, con la legge Le Chapelier, la costituzione di associazioni operaie (sospettate di far rivivere le corporazioni), aprì infine la strada alla codificazione napoleonica e al ''diritto eguale''. (p. 88-89)
*[[Alexis de Tocqueville|Tocqueville]] è il primo ad aver accennato al ruolo del legame sociale e agli effetti della sua dissoluzione sul sistema politico: effetti liberatori ma insieme anche (con apparente contraddizione) fiorieri di seri pericoli di libertà. (p. 89)
*La [[società di massa]], pur essendo costituita da individui insofferenti di legami sociali, non è incompatibile col pluralismo: anzi ne ha bisogno proprio per articolarsi e funzionare. E questo contraddice la tesi proclamata da [[Jean Baudrillard|Baudrillard]], per il quale la società di massa rappresenta l'implosione del sociale e sfugge a ogni analisi sociologica. (p. 89)