Arturo Toscanini: differenze tra le versioni

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*Arturo Toscanini? Una fabbrica di note. ([[Sergiu Celibidache]])
*Come Toscanini aveva ridato la verità verdiana a [[Giuseppe Verdi|Verdi]], così egli ridette la verità wagneriana a Wagner. ([[Guglielmo Barblan]])
*Il direttore d'orchestra difendeva a spada tratta la sua esecuzione, tanto è vero che un giorno, dopo aver ascoltato gli interpreti che egli aveva istruito, esclamò tutto fiero: «Questo è il vero '''Falstaff''', non quello del Colòn. Finalmente!» E tutto soddisfatto trasferì nel piccolo teatro di Busseto la sua interpretazione (1926) della quale rimase così soddisfatto che - allorché si aprì la Piccola Scala - sognava di dare là, ancora, l'opera prediletta. ([[Mario Rinaldi]])
*Ogni prova è come un concerto e ogni concerto è come un debutto. (citato in [[Howard Taubman]], ''Music en My Beat'', Simon & Schuster)
*Quando Toscanini dirigeva, era come il destino che colpisce, infallibile, inesorabile. Il suo senso innato del ritmo, la sua memoria erano prodigiosi. Opere, o concerti, li dirigeva tutti a memoria, senza partitura. ([[Margarita Wallmann]])
*Toscanini non deve tali importanti esperienze giovanili solo alla musica di Wagner. Anche gli scritti del compositore tedesco, soprattutto il ''Trattato sull'arte di dirigere l'orchestra'' pubblicato nel 1869, ebbero sulla sua futura attività un'influenza decisiva. Quando qualcuno si trovò a chiedergli di raccogliere i principi della sua arte di direttore d'orchestra in una specie di trattato, Toscanini rispose che un libro del genere sarebbe stato inutile in quanto per lui il testo di [[Richard Wagner|Wagner]] sulla direzione d'orchestra conteneva tutto l'essenziale. ([[Willy Reich]])
*Toscanini teneva molto alla perfezione dell'esecuzione e anche alla bontà degli strumenti, tanto è vero che una volta, cercando le parole adatte a fare una severa osservazione a un'orchestra straniera, si arrabbiò per non riuscire a trovarle e si dete perfino uno schiaffo da se stesso. Poi condannò tutti con queste parole: «Cattivi suonatori... cattivi strumenti!» ([[Mario Rinaldi]])
 
==Note==