Elena Gianini Belotti: differenze tra le versioni

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Incipit Pane amaro
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*Rispetto al modello di madre idealizzata, forse le [[Donna|donne]] stanno diventando pessime madri. Ma per la prima volta nella storia stanno diventando autentiche e reali, perché prima di essere madri vogliono essere persone. (p. 139)
*Gli [[Uomo|uomini]] procedono nella direzione di sempre, quella dell'affermazione nel sociale. Tranne una esigua minoranza, non si domandano neppure cosa perdono a causa della loro mancanza di rapporto con i figli, compiaciuti e paghi del loro ruolo di sostentatori della [[famiglia]]. (p. 139)
 
==[[Incipit]] di'' Pane amaro''==
Sullo sgabello, le spalle curve e rattrappite riparate da un panno sbrindellato, teneva gli occhi chiusi, come se il buio lo proteggesse dall'affronto che subiva. Il fratello Giacomo gli mulinava intorno alla testa un paio di forbici, agguantava una ciocca tra l'indice e il medio, la stirava senza misericordia, quasi a strappargliela dal cranio, e con una sforbiciata raso alla cute gliela troncava di netto. Di quando in quando, sbuffando di insofferenza, lo urtava con malgarbo tra le scapole per costringerlo a raddrizzarsi, il Gildo sussultava, si correggeva ma poi si incurvava di nuovo.
 
==Bibliografia==
*Elena Gianini Belotti, ''Le nuove madri e i nuovi padri'' in ''Ritratto di famiglia degli anni '80'', Editore Laterza, Bari 1981.
*Elena Gianini Belotti, ''Pane amaro'', Rizzoli, 2006
 
[[Categoria:Scrittori italiani|Gianini Belotti, Elena]]