Roy Dupuis: differenze tra le versioni

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===2006===
* Per me, lavorare ad un personaggio è come covare un'ovo. Non amo esternare come andrò a farlo. (dall'articolo su ''Le Journal de Québec'' del 3 Giugnogiugno 2006)
* In un'intervista, mi sento molto più in comodo a parlare di qualcosa ch'è caro al mio cuore che a parlare delle mie sciocchezze. In effetti, è una questione che mi pongo, perché nei media e talk show si porta molto l'attenzione alle sciocchezze e non si porta assolutamente attenzione all'informazione e all'arricchimento della società! Mi trovo spesso di fronte ai media - se voglio - allora io cerco di avere almeno qualcosa da dire, per volgere l'attenzione su qualcosa che può apportare alla comunità. Un momento donato, diventa una responsabilità. Sì, tu ti puoi lavare le mani, ma io non sono fatto così, questo è quanto. (dall'articolo in ''La Presse'' del 5 Giugnogiugno 2006)
* Avrei potuto trasferirmi a Los Angeles, ma ho deciso di no, perché casa, è qui. E nulla mi impedisce di andare girare un film due mesi in Africa, com'è ora il caso. (dall'articolo in ''La Presse'' del 5 Giugnogiugno 2006)
* Sono io che porto il film a completamento; avevo sei giorni di lavoro a settimana ed il mio unico giorno libero, lo prendevo per lavorare. Dunque ho lavorato quasi tre mesi non-stop. Ci sono naturalmente soggetti che sono difficili ([[Shake Hands with the Devil]]). Senza dimenticare il personaggio, intenso e complesso. E' stata veramente dura. Credevo di non arrivare alla fine. (dall'articolo in ''Le Journal de Montréal'' del 27 agosto 2006)
* Io sono a favore del suicidio assistito. Per me, una persona che è lucida e che soffere deve pur poter fare ciò che vuole dalla sua vita. E' la sua vita. Se si può aiutare qualcuno a smettere di sofferenza, perché no? Personalmente, io sono tutto a favore della libertà e della responsabilità individuale. (dall'articolo in ''Le Journal de Montréal'' del 27 agosto 2006)
* Io non sono in linea con gli eventi come il festival del cinema perché non curo questi eventi, non mi piace la folla, ed i film, preferisco guardarli a casa. Ma quello che so è che è importante disporre di festival come il Festival del Film del Mondo, che ci permettono di vedere quei film che non hanno un distributore e che non lo avrebbe mai senza questo tipo evento. (dall'articolo in ''Le Journal de Montréal'' del 27 agosto 2006)
* Bisogna essere curiosi nella vita. Io ho bisogno di vivere, incontrare persone, storie. (dall'articolo in ''Le Journal de Montréal'' del 27 agosto 2006)
* Io vengo dal Nord, dell'Abitibi. E' qualcosa d'importante per me. (dall'articolo in ''La Presse'' del 28 Agostoagosto 2006)
 
===2007===