Giuseppe Verdi: differenze tra le versioni

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'''Giuseppe Fortunino Francesco Verdi''' (1813 – 1901), compositore italiano.
 
* Copiare il [[Verità|vero]] può essere una buona cosa, ma ''inventare il vero'' è meglio, molto meglio. (lettera a Cala[[Clara Maffei]], 20 ottobre 1876, citato in James P. Cassaro (ed.) ''Music, Libraries and the Academy'' (Middleton, Wisconsin: A-R Editions, 2007) p. 218)
 
* Gli [[Artista|artisti]] veramente superiori giudicano senza pregiudizi di scuole, di nazionalità, di tempo. Se gli artisti del Nord e del Sud hanno tendenze diverse, è bene siano diverse. (lettera a [[Hans von Bülow]], 14 aprile 1892, citato in [[Franco Abbiati]] ''Giuseppe Verdi'' (Milano: Ricordi, 1959) vol. 4, p. 440)
 
* Io non posso ammettere, né nei cantanti, né nei direttori la facoltà di [[Creatività|creare]], che come dissi prima, è un principio che conduce all'abisso. (lettera a [[Giulio Ricordi]], 11 aprile 1871, citato in Franco Abbiati ''Giuseppe Verdi'' (Milano: Ricordi, 1959) vol. 3, p. 448)
 
* Io…verrei che il giovane quando si mette a scrivere, non pensasse mai ad essere né melodista, né realista, né idealista, né avvenirista, né tutti i diavoli che si portion queste pedanterie. La ''melodia'' e l’l'''armonia'' non devono essere che mezzi nella mano dell'artista per fare della ''[[Musica]]'', e se verrà un giorno in cui non si parlerà più né di ''melodia'' né di ''armonia'' né di scuole tedesche, italiane, né di ''passato'' né di ''avvenire'' ecc. ecc. ecc. allora forse comincierà il regno dell'arte. (lettera a Opprandino Arrivabene, 14 luglio 1875, citato in Julian Budden ''Le opere di Verdi'' (Torino: E.D.T., 1986) vol. 2, p. 60)
 
* Si rinunci per [[moda]], per smania di [[novità]], per affettazione di scienza, si rinneghi l'arte nostra, il nostro istinto, quel nostro fare sicuro spontaneo naturale sensibile abbagliante di luce, è assurdo e stupido. (lettera a ClarinaClara Maffei, 20 aprile 1878, citato in Franco Abbiati ''Giuseppe Verdi'' (Milano: Ricordi, 1959) vol. 4, p. 79)
 
*Torniamo all'[[Originalità|antico]] e sarà un [[progresso]]. (attribuita)
:In realtà, la frase corretta è «''Tornate'' all'antico e sarà un progresso»; si tratta della chiusa di una lettera di Verdi inviata a [[Francesco Florimo]], datata Genova, 5 gennaio 1871, e pubblicata da Florimo stesso in ''Riccardo Wagner e i Wagneristi'', Morelli, 1883.