Herbert Kilpin: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Herbert Kilpin.jpg|right|thumb|200px|Herbert Kilpin]]
'''Herbert Kilpin''' (24/01/1870 – 22/10/1916) calciatore britannico e allenatore di calcio.
 
*Saremo una squadra di diavoli. I nostri colori saranno il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari! (citato in ''[http://www.storiadelcalcio.info/?p=119 I pioneri del calcio: Herbert Kilpin]'')
 
*“Mi rimboccai i calzoni, deposi la giacca ed entrai in gara. Mi avvidi presto di due cose assai curiose. Prima di tutto, non c’era l’ombra dell’arbitro; in secondo luogo, col passar dei minuti, la squadra italiana avversaria andava sempre più ingrossandosi. Ogni tanto uno del pubblico, entusiasmato, entrava in giuoco, sicché ci trovammo presto a lottare contro una compagine formata da almeno venti giocatori. Ciò non ci impedì di vincere 5 a 0”.
 
*"È l'ultima volta che vincete! Fonderò una squadra a Milano che vi batterà. I genoani mi presero in parola e si brindò alla fortuna del club milanese... non ancora nato".
 
*"Mi trasferisco a Milano per lavoro, e lì formerò una squadra di veri diavoli che vi darà parecchio filo da torcere".
 
*"Mi arriva a casa un telegramma che mi invita a far parte della rappresentativa italiana che a Genova deve giocare con il Grasshoppers di Zurigo. Mia moglie, naturalmente, non voleva lasciarmi partire. Ma le ricordai che se non mi permetteva di continuare a giuocare non mi sarei sposato. In quel match, presi sul naso un tremendo calcio... ritornai da mia moglie con il viso irriconoscibile ...".
 
*“Chi l’avrebbe mai detto, che avrei preso a calci un certo Renzo De Vecchi, che sarebbe poi diventato il ‘figlio di Dio’?”
 
*"Il mio tempo è finito. Adesso è ora di lasciar spazio ai giovani".
(citato in "[http://www.magliarossonera.it/Magliarossonera.html]")
 
 
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