Edward Bulwer-Lytton: differenze tra le versioni

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citazioni
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'''Edward George Bulwer-Lytton''' (1803 – 1873), [[Romanzo|romanziere]], drammaturgo e politico britannico.
 
*L'uomo che nella vita ha più [[successo]] dei suoi simili è colui che sa individuare presto e con chiarezza la propria meta e ne fa l'oggetto costante delle sue energie. Il genio stesso non è che una forte capacità di osservazione, unita a fermezza di carattere. Qualsiasi uomo tenga aperti gli occhi e sappia restar fedele alle decisioni prese, senza neanche rendersene conto diventa un genio. <ref name=Kie>citato in [[Ari Kiev]], ''Vivere meglio giorno per giorno'', ''Selezione dal Reader's Digest'', luglio 1974</ref>
*La [[penna]] è più potente della [[spada]]. (da ''Richelieu'', 1839)
*Era una [[notte]] buia e tempestosa.<ref>Probabilmente l'[[incipit]] più famoso e [[parodia]]to della letteratura. È anche l'ispirazione per un premio [[satira|satirico]], il [[w:en:Bulwer-Lytton Fiction Contest|Bulwer-Lytton Fiction Contest]].</ref> (da ''Paul Clifford'', 1830)
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Quattro miglia lontano da una delle nostre [[città]]industriali del nord, c'era nell'anno 18... una landa deserta, della quale sarebbe stato difficile immaginare luogo più orrido. Qua e là qualche ciuffo d'erba spuntava dal suolo nerastro e sassoso; nessun [[albero]] rallegrava lo sguardo in tutta la pianura circostante. Si aveva l'impressione che anche la [[natura]] viva fosse fuggita da quella [[terra]], spaventata dall'incessante rumore delle fucine; perfino l'[[arte]], che sa modellare ogni cosa, si era rifiutata di abbellire e di utilizzare quella landa selvaggia. Era una [[solitudine]] primordiale, che assumeva l'aspetto di qualcosa fuori del naturale quando nelle lunghe [[Notte|notti]] [[Inverno|invernali]] si scorgevano in lontananza i rossi bagliori sprigionatisi dalle ciminiere delle officine. Era così priva di segni di [[vita]] umana, che il viaggiatore era tentato a credere che quei fuochi non fossero accesi da mano di uomo; nel raggio di quattro miglia attorno alla sterpaia dalla [[Via|strada]] che attraversava quella zona arida, sorgeva un solitario e povero casolare.
 
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Edward Bulwer-Lytton, ''Gli amori infelici di Ernesto Maltravers'' (''Ernest Maltravers''), traduzione di M. Arbos, Edizioni Paoline 1985.