Giuseppe Fanciulli: differenze tra le versioni

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*Andarono le pecorelle brucando per il cielo, coi dorsi stretti e i musi affondati; andavano lente. In mezzo ad esse, il pastore chiamava con larghi cenni le più lontane, e ancora gettava gigli dal bastone prodigioso. (p. 30)
*Il lago spezzò le rive, e fu un mare tutto ingombro. Vagavano, trasportate da correnti invisibili, montagne di ghiaccio lucente sotto il sole, che a tutti si dirompevano, cambiavano forme, e continuavano a andare nella forza che le portava. (p. 31)
*{{NDR|La [[Sorgente]]}} ''Scendo dai ghiacci, | dai ghiacci distesi nel sole. | Scivolava a goccia a goccia | dai massi gelidi, | raccolta in breve onda verde, | sottile m'immersi nella terra buia'':. (p. 32-33)
*{{NDR|La [[Sorgente]]}} Toccato ho le piante, le forme animali | di tempi che furono: felci e ciclamini, | vermi e nautìli di secoli morti, | durissima pietra''. (p. 33)
*{{NDR|La [[Sorgente]]}} ''Più ancora mi piace la coppa, il macigno, | la felce che pende, il muschio che beve, | la via tutta aperta nell'aria, alla luce, | pel giro più grande, che ora mi aspetta. | Gorgoglia, gorgoglia, sciaguatta, sciaguatta...'' (p. 34)
*Rise la [[sorgente]] nel profondo gorgòglio: e anche più dolce fu la sua voce. (p. 36)
*Gli abeti nel dolce tepore trasudano resina; e si diffonde la fragranza di quel respiro, lontano: sola di nuovo canta la [[fonte]], nell'infinita pace meridiana. (p. 37)