Antonio Rosmini: differenze tra le versioni
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*Sulle vicende poi della Chiesa bisogna rimanersipienamente tranquilli, persuasi che vive Gesù Cristo che ha ogni potestà in cielo e in terra, che fa tutto ciò che vuole, e che nulla avviene senza che sia regolato alla sua maggior gloria, al suo più compiuto trionfo. (Milano, 9 Agosto 1827)
* L'opera della divina provvidenza nel corso dei secoli, nei quali milita sulla terra la Chiesa, consiste nel sottoporre successivamente tutte le cose, anche appartenenti alla società esterna degli uomini, a Gesù Cristo; nel farle entrare nella società cristiana, nel far sì che prendano in quella il loro posto, secondo il bell'ordine che va a compiere l'intera e perfetta organizzazione della Chiesa, germe e radice di quella pianta che si deve estendere e dilatare in tutti i suoi tronchi, e fino agli ultimi suoi ramoscelli e più piccole foglie. (Milano, 15 Marzo 1826)
*Gesù è morto per noi: ci ha conservata fin qui la vita,
*Perciò non pensiamo a questo Istituto {{NDR|Istituto della Carità}}, ma sempre alla Chiesa di Cristo, richiamando nel gaudio del nostro cuore le promesse che ci furono tramandate in eredità riguardo al regno di Cristo e l'immobilità del divino consiglio. E imitiamo la fede e la longanimità dei Patriarchi, come esorta S.Paolo che di Abramo dice: ''Sopportando con longanimità ottenne la promessa.''
==''Le cinque piaghe della Santa Chiesa''==
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