Mordecai Richler: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
m Automa: Sostituzioni normali automatiche di errori "tipografici"
Riga 4:
*Per tornare ai nostri giorni in terra straniera, noi provinciali d'assalto, pazzi di felicità per il solo fatto di essere a Parigi, storditi da tutta la bellezza intorno a noi, avevamo quasi paura di rientrare nelle nostre stanze ammobiliate sulla Rive Gauche. Già, perché nulla ci assicurava che non ci saremmo risvegliati a casa, con papà e mamma che ci rinfacciavano le indigenti somme dilapidate nella nostra istruzione e dichiaravano giunto anche per noi il momento di tirare la carretta. Nel mio caso, non c'era la lettera di papà che non si chiudesse con una frecciata delle sue: "Te lo ricordi Yankel Schneider, quello che balbettava? Ma tu pensa, adesso fa l'avvocato, e si è comprato una Buick". (da ''La versione di Barney'')
*[...] rimasi con lui finché non smise di tremare, scivolando in un sonno profondo. Ma lo avevo visto andare in pezzi davanti ai miei occhi, e questo, caro lettore, è un modo sicuro per farsi un nemico. (da ''La versione di Barney'')
*...ci vogliono settantadue muscoli per fare il broncio ma solo dodici per sorridere. Provaci per una volta. (da ''Solomon Gursky è stato qui'', Adelphi)
==Bibliografia==
*Mordecai Richler, ''L'apprendistato di Duddy Kravitz'', Adelphi, Milano 2006.