Alceste de Ambris: differenze tra le versioni

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==''Amendola, fatti e documenti''==
*Il nostro colloquio durò più d'un ore e fu anche assai interessante; ma io non lo riassumerò. Riassumerò invece l'impressione che riportai di [[Giovanni Amendola|Amendola]] nella definizione breve che ho posto in testa a queste righe: L'ultimo dei liberali. <br/>Dei liberali - intendo - del periodo eroico, quando ciò voleva dire combattere un'aspra lotta con la prospettiva continua dell'esilio, della galera, della forca: non già dei profittatori ignobili del [[liberalismo]]. <br/>Si sprigionava dalle sue parole, dalle inflessioni della sua voce, da tutto il suo essere, una convinzione così assoluta nel principio classico della libertà costituzionale come norma di governo, che rendavarendeva superflua ogni discussione. Amendola era veramente l'uomo della legge, intesa in un senso quasi mistico.
 
==Bibliografia==
*Alceste De Ambris, ''Amendola, fatti e documenti'' (1927)'', Arnaldo Forni Editore, Bologna 1976.
 
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