Paolo Giordano: differenze tra le versioni

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*Come ci si sente stupidi a pensare a tutto il tempo che sprechiamo a desiderare di essere altrove.
*Anche questa volta non sarebbe arrivato nessuno.Ma lei non stava più aspettando.
*Tutto l'affetto dei genitori si risolve in piccole premure,nelle stesse preoccupazioni che i suoi elencavano al telefono ogni mercoledì: il mangiare,il caldo e il freddo,la stanchezza,a volte i soldi.Tutto il resto giaceva come sommerso a profondità irranggiungibili,in una massa cementificata di discorsi mai affrontati,di scuse da fare e da ricevere e di ricordi da correggere,che sarebbero rimasti tali.
*Perché lei e Mattia erano uniti da un filo elastico e invisibile,sepolto sotto un mucchio di cose di poca importanza,un filo che poteva esistere soltanto fra due come loro: due che avevano riconosciuto la propria solitudine l'uno nell'altra
 
{{NDR|Paolo Giordano, ''La solitudine dei numeri primi'', Mondadori, 2008.}}