Javier Bardem: differenze tra le versioni

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*Essere stato accolto così ad Hollywood è stato un grande onore, indescrivibile. Ora mi godo la vittoria ma sarà meglio dimenticarla: i premi fanno bene all'ego ma non alla carriera.
*Ho paura che il telefono smetta di squillare per sempre, in questo lavoro ho imparato che un attore oggi può avere successo, ma domani tornare ad essere nessuno. Quindi faccio il mio mestiere non pensando troppo al futuro
*[[Joel eed Ethan Coen|Joel ede Ethan Coen]] mi hanno portato in una caffetteria e mi hanno descritto Anton Chigurh in tre minuti. Io ho detto: 'Non parlo inglese, non guido e odio la violenza. Come posso interpretarlo?'. E loro: 'È per questo che vogliamo te, porterai qualcosa di nuovo alla storia'".
*Volevo riuscirlo ad interpretare nel modo più violento e puro possibile. Dimostrare che combattere la violenza con altra violenza è come gettare benzina sul fuoco. Una volta che inizi, non riesci più a smettere: è tutto male gratuito. Volevo che il pubblico si meravigliasse nella pazzia di Chigurh –commenta l'attore– Il suo spirito era sempre con me. Quando interpreti un personaggio, il tuo comportamento finisce per essere modificato. John Brolin (l'altro protagonista) se n'è accorto e mi ha aiutato ad uscire da questo schema mentale.