Antonio Rosmini: differenze tra le versioni

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*Sulle vicende poi della Chiesa bisogna rimanersipienamente tranquilli, persuasi che vive Gesù Cristo che ha ogni potestà in cielo e in terra, che fa tutto ciò che vuole, e che nulla avviene senza che sia regolato alla sua maggior gloria, al suo più compiuto trionfo (Milano, 9 Agosto [[1827]])
* L'opera della divina provvidenza nel corso dei secoli, nei quali milita sulla terra la Chiesa, consiste nel sottoporre successivamente tutte le cose, anche appartenenti alla società esterna degli uomini, a Gesù Cristo; nel farle entrare nella società cristiana, nel far sì che prendano in quella il loro posto, secondo il bell'ordine che va a compiere l'intera e perfetta organizzazione della Chiesa, germe e radice di quella pianta che si deve estendere e dilatare in tutti i suoi tronchi, e fino agli ultimi suoi ramoscelli e più piccole foglie.
(Milano, 15 Marzo [[19261826]])
*Gesù è morto per noi: ci ha conservata fin qui la vita, perchè abbiamo tempo di lavarci nel suo Sangue: la penitenza nostra non importa che sia lunga, ma sia sincera. La migliore poi di tutte le penitenze è la pazienza nelle croci che egli ci manda, adattandole amorosamente alle nostre spalle, e aiutandoci a portarle.
(Stresa, 14 Luglio [[1842]])
*Perciò non pensiamo a questo Istituto ([[Istituto della Carità]], ndr), ma sempre alla Chiesa di Cristo, richiamando nel gaudio del nostro cuore le promesse che ci furono tramandate in eredità riguardo al regno di Cristo e l'immobilità del divino consiglio. E imitiamo la fede e la longanimità dei Patriarchi, come esorta S.Paolo che di Abramo dice: ''Sopportando con longanimità ottenne la promessa.''Poichè nulla di ciò che accade, anche se in apparenza contrario al regno di Dio, diminuirà la nostra gioia, finchè confideremo in Cristo Gesù.
(Costituzioni dell'[[Istituto della Carità]], n° 468)
 
==''Massime di perfezione cristiana''==