Isaak Ėmmanuilovič Babel': differenze tra le versioni

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*Nessun tipo di ferro può spaccare la terra con una forza pari a quella esercitata da un punto a capo messo al posto giusto.{{c|Fonte?}}
*Il diritto di scrivere [[male]] è il privilegio di cui abbiamo largamente approfittato.{{c|Fonte?}}
 
*«O, sciocco curato, che avevi appeso ai chiodi del Salvatore i reggiseni delle tue parrocchiane! Dietro le porte dell'iconostasi trovammo una valigia di monete d'oro, una borsetta di marocchino piena di banconote e astucci di gioiellieri parigini con anelli tempestati di smeraldi.<br>Più tardi contammo il [[denaro]] nella stanza del commissario politico. Colonnine d'oro, tappeti di banconote, il vento impetuoso che soffiava sulla fiamma della candela, la follia corvina negli occhi di donna Elisa, la risata fragorosa di Romualdo e l'interminabile mugghiare della campane, sciolte da pan Robacki, il campanaro forsennato.<br>"Via, – dissi tra me, – via da queste madonne ammiccanti, deluse dai soldati"». (da ''L'armata a cavallo'' – Marsilio, traduzione di Costantino Di Paola)
==''L'armata a cavallo''==
*Il comandante della sesta divisione ha riferito che la città di Novograd-Volynsk è caduta oggi all'alba. Lo stato maggiore è uscito da Krapivno, e il nostro convoglio, chiassosa retroguardia, si è allungato sullo stradone, sull'indimenticabile stradone che da Brest conduce a Varsavia e che Nicola I ha costruito sulle ossa dei contadini (dal racconto ''Il guado dello Zbruč'')
*«O, sciocco curato, che avevi appeso ai chiodi del Salvatore i reggiseni delle tue parrocchiane! Dietro le porte dell'iconostasi trovammo una valigia di monete d'oro, una borsetta di marocchino piena di banconote e astucci di gioiellieri parigini con anelli tempestati di smeraldi.<br>Più tardi contammo il [[denaro]] nella stanza del commissario politico. Colonnine d'oro, tappeti di banconote, il vento impetuoso che soffiava sulla fiamma della candela, la follia corvina negli occhi di donna Elisa, la risata fragorosa di Romualdo e l'interminabile mugghiare della campane, sciolte da pan Robacki, il campanaro forsennato.<br>"Via, – dissi tra me, – via da queste madonne ammiccanti, deluse dai soldati"». (dadal ''L'armataracconto a cavallo''La – Marsilio, traduzionechiesa di Costantino Di PaolaNovograd'')
*Per la città vagava una luna senza dimora. Io andavo con lei cullando in cuor mio sogni impossibili e canzoni strampalate. (dal racconto ''Pan Apolek'')
*Io piango per le api. Le api vengono sterminate dagli eserciti in guerra. In Volinia non ci sono più api.<br>Noi abbiamo profanato bellissimi alveari, li abbiamo avvelenati con lo zolfo e distrutti con la polvere. Gli stracci fumanti hanno ammorbato le sacre repubbliche delle api. Morendo, le api volavano lente, e ronzavan0o che si sentivano appena. In mancanza di pane di siamo procurati il miele usando le sciabole. In Volinia non ci sono più api. (dal racconto ''La strada per Brody'')
 
 
==Bibliografia==
*Isaak Babel', ''L'armata a cavallo con il Diario dell'autore, 1920'', traduzione di Costantino Di Paola, Marsilio, 2002
 
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