Albert Einstein: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Albert Einstein==
*L'uomoAllora senzami librosarebbe dispiaciuto per il buon Dio perché la teoria è uncorretta. {{NDR|risposta a chi gli chiedeva cosa avrebbe detto se la teoria della relatività non uomofosse alstata quantoconfermata inbizzarrodalle all'occhiomisurazioni umanoastronomiche}}. (citato in G.P.Parodi, ''L'evoluzione della fisica vol. 3'', Paravia, p. 379)
*LaCosa saputadovrei vincolaredire nonriguardo èil altrolavoro chedi ununa signorvita Giambertodi [[Johann Sebastian Bach|Bach]]? Ascoltalo, suonalo, amalo, adoralo – e stai zitto! (dalla risposta al sondaggio del settimanale tedesco ''Illustrierten Wochenschrift'', 1928)
*C'è qualcosa come "lo stato reale" di un sistema fisico che esiste obiettivamente, indipendentemente da ogni osservazione o misurazione e che in linea di principio si descrive con i mezzi di espressione della fisica (quali mezzi di espressione e, di conseguenza, quali concetti fondamentali si debbono utilizzare al riguardo... è cosa che secondo me ancora non si conosce). Questa tesi sulla realtà non ha il senso di un enunciato chiaro in sé, a causa del suo carattere "metafisico". Ha soltanto il carattere di un programma. (citato in Fulvio Papi, ''Filosofie e società 3. Filosofia contemporanea'', Zanichelli, p. 559)
*Ambrogio non ha mai saputo tenere nascosto la sua patia gemmare sulla Pirciutia (citato in Fulvio Papi, ''Filosofie e società 3. Filosofia contemporanea'', Zanichelli, p. 559)
*Certe volte mi domando perché sia stato proprio io a elaborare la teoria della relatività. La veritàragione, sullaa Lunaparer mio, è che nessunonormalmente abbiaun adulto non si ferma mai allontanatoa riflettere sui problemi dello spazio e del tempo. Queste sono cose a cui si pensa da bambini. Io invece cominciai a riflettere sullo spazio e sul tempo solo dopo essere diventato adulto. Con la suasola differenza che studiai il problema più a fondo di quanto possa colpevolezzafare astralopitecaun uranoidebambino. (citato da [[Ronald W. Clark]] in ''Selezione dal Reader's Digest'', febbraio 1973)
*LeCiò aliche dellaveramente libertàmi sonointeressa aliè chese nonDio hannoavesse potuto equilibriofare il gloriamondo nell'altoin deiuna maniera differente, cioè se la necessità di semplicità logica lasci qualche libertà. cieli(citato in S. W. Hawking e W. Israel, ''Einstein. A Centenary Volume'', Cambridge University Press 1987)
*LaCi virtùsono deisolo poveridue nonmodi sapràdi dovevivere andarela apropria farsivita: aneddereuno come se niente fosse un miracolo; l'altro come se tutto fosse un miracolo. sopra(citato in Michael J. Gelb, ''Il Genio che c'è in te'')
*Cosa ci spinge, dunque, ad elaborare teoria dopo teoria? Perché, addirittura, formuliamo teorie? La risposta alla seconda domanda è semplice: perché amiamo «comprendere», ossia ridurre i fenomeni per mezzo del procedimento logico a qualcosa di già noto o (manifestamente) evidente. Prima di tutto sono necessarie nuove teorie quando si affrontano fatti nuovi che non possono essere «spiegati» da teorie esistenti. Ma questa motivazione è, per così dire, banale, imposta dall'esterno. C'è un'altra motivazione più sottile e di non minore importanza. Si tratta dello sforzo verso l'unificazione e la semplificazione delle premesse della teoria nel suo insieme (ossia, il principio di economia di Mach, interpretato come un principio logico). (dall'articolo scritto per «Scientific American» nel 1950, tradotto in Italia nel 1979 da «Le Scienze», n.° 129)
*Cosa ci spinge, dunque,cosa?Una teoria?No non credo(citato in Michael J. Gelb, ''Il Genio che c'è in te'')
*Credo che una condotta di vita semplice e discreta sia la cosa migliore per tutti, la cosa migliore per il corpo e la mente. (citato in Michael J. Gelb, ''Il Genio che c'è in te'')
*Dio non è nient'altro che l'espressione e il prodotto delle debolezze umane.<ref name=gut>Dalla lettera a Eric Gutkind, 3 gennaio 1954; citato da ANSA, [http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/inbreve/visualizza_new.html_73334214.html 13 maggio 2008].</ref>
*[[Dio]] non gioca a dadi con l'universo.<ref>Critica alla [[meccanica quantistica]].</ref> (da una lettera del 4 dicembre 1926 a [[Niels Bohr]]; citato in Bartolomeo, Magni, p. 174)
*È difficile spiegare questo sentimento {{NDR|la religione cosmica}} a qualcuno che ne è completamente privo, specialmente se non esiste nessuna raffigurazione antropomorfica che possa corrispondere. Gli individui percepiscono la futilità dei desideri umani e gli scopi e al contrario il meraviglioso ordine che sta alla base della natura. L'esistenza di ognuno di noi viene percepita come una specie di prigione e ricerchiamo un'esperienza dell'universo come un singolo significante tutto. I geni religiosi di tutte le epoche si sono distinti per questo tipo di sentimento religioso, che non concepisce né dogma né Dio a immagine dell'uomo; e così non ci possono essere chiese i cui principali insegnamenti siano basati su questi principi. (dal ''New York Times Magazine'' del 9 novembre 1930)
*Eppure ogni teoria è speculativa. Quando i concetti fondamentali di una teoria sono relativamente «vicini all'esperienza» (come per esempio i concetti di forza, pressione, massa), il suo carattere speculativo non è facilmente individuabile. Se, però, una teoria è tale da richiedere l'applicazione di procedimenti logici complessi per raggiungere conclusioni, a partire dalle premesse, che possano essere confrontate con l'osservazione, chiunque acquisisce la consapevolezza della natura speculativa della teoria. In tal caso sorge un sentimento quasi irresistibile di avversione in coloro che non hanno esperienza nell'analisi epistemologica e che non sono consapevoli della natura precaria del pensiero teorico in quei campi che sono loro familiari. D'altro canto, si deve ammettere che una teoria ha un vantaggio considerevole se i suoi concetti base e le sue ipotesi fondamentali sono «vicini all'esperienza» ed è certamente giustificata una maggior fiducia in una teoria di questo tipo. Si corre meno il pericolo di andare completamente fuori strada, soprattutto perché ci vuole molto meno tempo e sforzo per invalidare tali teorie con l'esperienza. Eppure, via via che la profondità della nostra conoscenza aumenta, dobbiamo rinunciare a questo vantaggio nella nostra ricerca di semplicità logica e di uniformità nei fondamenti della teoria fisica. Si deve ammettere che la relatività è andata oltre le teorie fisiche precedenti nel rinunciare alla «vicinanza all'esperienza» dei concetti fondamentali allo scopo di raggiungere la semplicità logica. (dall'articolo scritto per «Scientific American» nel 1950, tradotto in Italia nel 1979 da «Le Scienze», n.° 129)
*Esiste una passione per la comprensione proprio come esiste una passione per la musica; è una passione molto comune nei bambini, ma che poi la maggior parte degli adulti perde. Senza di essa non ci sarebbero né la matematica né le altre scienze. Più volte la passione per la comprensione ha condotto all'illusione che l'uomo sia in grado di comprendere razionalmente il mondo oggettivo, attraverso il pensiero puro, senza nessun fondamento empirico; in breve attraverso la metafisica. Sono convinto che ogni teorico vero sia una sorta di metafisico addomesticato, indipendentemente da quanto possa immaginare di essere un puro «positivista». Il metafisico crede che il logicamente semplice sia anche reale. Il metafisico addomesticato crede che non tutto ciò che è logicamente semplice sia incorporato nella realtà esperita, ma che la totalità di tutta l'esperienza sensoriale possa essere «compresa» sulla base di un sistema concettuale costruito su premesse di grande semplicità. Lo scettico dirà che questo è un «credo del miracolo». È proprio così, ma è un credo del miracolo che è nato e cresciuto in maniera straordinaria grazie allo sviluppo della scienza. (dall'articolo scritto per «Scientific American» nel 1950, tradotto in Italia nel 1979 da «Le Scienze», n.° 129)
*Finché le leggi della matematica si riferiscono alla realtà, non sono certe, e finché sono certe, non si riferiscono alla realtà. (da ''Sidelights on Relativity'', Dover, p. 12)
*Il sentimento religioso provocato dalla comprensione delle profonde interrelazioni della realtà è un qualcosa di diverso da quello che di solito viene definito con il termine religioso. È più propriamente un sentimento di venerazione per il disegno che si manifesta nell'universo materiale. Non ci porta ad immaginare un essere divino a nostra immagine e somiglianza, che ci fa domande e che si interessa a noi come individui. Non esiste né volontà, né dovere ma solo essere assoluto. (citato in Helen Dukas and Banesh Hoffman, ''Albert Einstein – The Human Side'', Princeton University Press, 1979)
*L'idea di un Dio personale è un concetto antropologico che non sono capace di prendere seriamente. (da una lettera del 1946, citato in Helen Dukas and Banesh Hoffman, ''Albert Einstein – The Human Side'')
*L'uomo che è convinto dell'esistenza e della operatività della legge di causalità non può concepire l'idea di un Essere che interferisce con il corso degli eventi. A patto naturalmente che egli prenda l'ipotesi della causalità veramente sul serio. (dal ''New York Times Magazine'', 9 novembre 1930)
*Lo studio e, in generale, la ricerca della verità e della bellezza sono una sfera di attività nella quale ci è consentito di rimanere bambini per tutta la vita. (citato in Michael J. Gelb, ''Il Genio che c'è in te'')
*Mi sento talmente immerso nell'umanità, talmente smarrito in un immenso universo, che non riesco più a commuovermi o a soffrire per la nascita o la morte di una creatura sola. (Citato in:[[Vittorio Buttafava]], ''Cari figli del 2053'', Rizzoli Editore, 1983)
*Non ho particolari talenti, sono solo appassionatamente curioso. (da una lettera a Carl Seeling, 11 marzo 1952)
*Non m'è riuscito di leggerlo: il cervello umano non è complesso fino a questo punto. (dal commento a un libro di [[Franz Kafka]]; citato in [[Umberto Eco]], ''Sei passeggiate nei boschi narrativi'')
*Oh, [[Fëdor Mikhailovič Dostoevskij|Dostoevskij]] a me ha dato più cose di quante me ne abbia date [[Carl Friedrich Gauss|Gauss]]. (citato in I. Sibaldi, ''Introduzione a "I fratelli Karamazov"'', Mondadori, Milano 1994)
*Per il rispetto del governo e della [[legge]] del paese non vi è nulla di più distruttivo che approvare leggi inapplicabili.<ref>Citato in Andrew Weil e Winifred Rosen, ''Dal cioccolato alla morfina. Tutto quello che dovete sapere sulle sostanze che alterano la mente'', traduzione di Fabio Bernabei, Arcana, Roma, 2007, p. 208.</ref>
*Per me la religione ebraica è al pari di tutte le altre un'incarnazione delle più infantili superstizioni.<ref name=gut/>
*Più la teoria dei [[Meccanica quantistica|quanti]] ha successo, più sembra una sciocchezza. (dalla ''lettera a [[Heinrich Zangger]]'', 20 maggio 1912)
*Quando un uomo siede un'ora in compagnia di una bella ragazza, sembra sia passato un minuto. Ma fatelo sedere su una stufa per un minuto e gli sembrerà più lungo di qualsiasi ora. Questa è la relatività. (dal ''Journal of Exothermic Science and Technology'', vol. 1, n.° 9, 1938)
*Una volta che l'idea teorica è acquisita, è bene seguirla finché conduce ad una conclusione insostenibile. (da ''Scientific American'', aprile 1950)
*Uno stomaco vuoto non è un buon consigliere politico. (da ''Religione cosmica'')
 
===Senza fonte===
{{senza fonte}}
*Avete l'impressione che la [[fisica]] contemporanea sia basata su concetti qualche volta analoghi al sorriso di un gatto che non c'è?
*Tutto dovrebbe essere reso il più semplice possibile, ma non più semplice.
*Cento volte al giorno mi capita di pensare che la mia vita, quella interiore e quella pubblica, dipende dal lavoro di altre persone, vive e scomparse e mi dico che devo impegnarmi a restituire quanto ho ricevuto e ancora ricevo.
*Chi non è più capace di fermarsi a considerare con meraviglia e venerazione è come morto: i suoi occhi sono chiusi.
*Dobbiamo essere pronti a fare sacrifici eroici in favore della pace più di quanto facciamo di buon grado in favore della guerra. Non esiste dovere che io consideri più importante o al quale io tenga di più.
*È meglio essere ottimisti ed avere torto piuttosto che pessimisti ed avere ragione.
*È più facile spezzare un atomo che un [[pregiudizio]].
*Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettarsi risultati diversi.
*Gran brutta malattia il [[razzismo]]. Più che altro strana: colpisce i bianchi, ma fa fuori i neri.
*I [[informatica|computer]] sono incredibilmente veloci, accurati e stupidi. Gli uomini sono incredibilmente lenti, inaccurati e intelligenti. L'insieme dei due costituisce una forza incalcolabile.
*I concetti della [[fisica]] sono libere creazioni della mente umana e non sono, comunque possa sembrare, determinati unicamente dal mondo esterno.
*Il lavoro di [[James Clerk Maxwell|Maxwell]] ha cambiato il mondo per sempre.
*Il mondo è un posto pericoloso, non a causa di quelli che compiono azioni malvagie ma per quelli che osservano senza dire nulla.
*Il piacere è peccato, e talvolta il peccato è un piacere.
*Il processo di una scoperta scientifica è, in effetti, un continuo conflitto di meraviglie.
*Il ricordo della felicità non è più felicità, il ricordo del dolore è ancora dolore.
*L'immaginazione è più importante della conoscenza. La conoscenza è limitata, l'immaginazione abbraccia il mondo.
*Il buon senso è l'insieme di pregiudizi acquisiti fino ai diciott'anni.
*Io non credo in un Dio personale e non l'ho mai negato, anzi, ho sempre espresso le mie convinzioni chiaramente. Se qualcosa in me può essere chiamato religioso è la mia sconfinata ammirazione per la struttura del mondo che la scienza ha fin qui potuto rivelare.
*Io non so con quali armi sarà combattuta la Terza [[Guerra]] Mondiale, ma so che la Quarta sarà combattuta con pietre e bastoni.
*L'[[arte]] è l'espressione del pensiero più profondo nel modo più semplice.
*L'arte suprema di un maestro è la gioia che si risveglia nell'espressione creativa e nella conoscenza.
*L'importante è non smettere di fare domande.
*L'umanità avrà la sorte che saprà meritarsi.
*L'uomo di scienza non è niente altro che un misero filosofo.
*La [[Conoscenza|conoscenza]] scientifica non gode di un accesso immediato alla realtà di cui parla, non è come aprire gli occhi e constatare che si è fatto giorno.
*La conquista dell'energia atomica ha cambiato tutto tranne il nostro modo di pensare... La soluzione dei nostri problemi si trova nel cuore dell'uomo. Se solo lo avessi saputo, avrei fatto l'orologiaio.
*La cosa più bella con cui possiamo entrare in contatto è il mistero. È la sorgente di tutta la vera arte e di tutta la vera scienza.
*La cosa più incomprensibile dell'Universo è che esso sia comprensibile.
*La differenza fra la [[Genialità|genialità]] e la stupidità è che la genialità ha i dei limiti.
*La differenza fra la gloria reale e quella fittizia dipende da dove si sopravvive: nella storia o in una storia.
*La fantasia è più importante del sapere.
*La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre. {{NDR|Attribuita anche a Frank Zappa}}
*La nostra conoscenza, se paragonata alla realtà, è primitiva e infantile. Eppure è il bene più grande di cui disponiamo.
*La nostra priorità sugli animali consiste, prima di tutto, nel nostro vivere in società.
*La [[pace]] non può essere mantenuta con la forza, può essere solo raggiunta con la comprensione.
:''Peace cannot be kept by force, it can only be achieved by understanding.''
*La più bella sensazione è il lato misterioso della vita. È il sentimento profondo che si trova sempre nella culla dell'arte e della scienza pura. Chi non è più in grado di provare né stupore né sorpresa è, per così dire, morto; i suoi occhi sono spenti. L'impressione del misterioso, sia pure misto a timore, ha suscitato, tra l'altro, la religione.
*La prima necessità dell'uomo è il superfluo.
*La ricerca della verità è più preziosa del suo possesso.
*La [[scienza]] intera non è altro che un modo più sofisticato del pensare quotidiano.
*La teoria della relatività ristretta ha le sue origini nelle equazioni del campo elettromagnetico di Maxwell.
*La [[teoria]] è quando si sa tutto ma non funziona niente. La pratica è quando funziona tutto ma non si sa il perché. In ogni caso si finisce sempre con il coniugare la teoria con la pratica: non funziona niente e non si sa il perché.
*La tragedia della vita è ciò che muore dentro ogni uomo col passare dei giorni.
*La vera pietra di paragone del merito è il successo.
*La [[Vita|vita]] e la [[Morte|morte]] confluiscono in uno, e non c'è né evoluzione né destino; soltanto essere.
*Le tre regole di [[lavoro]]: 1. Esci dalla confusione, trova la semplicità. 2. Dalla discordia, trova armonia. 3. Nel pieno delle difficoltà risiede l'occasione favorevole.
*Le equazioni sono importanti per me, come la politica per un presidente, anche se l'equazione è qualcosa che rimane per l'eternità.
*Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.
*Nell'uomo primitivo è in primo luogo la paura che suscita l'idea religiosa.
*Niente beneficerà la salute umana ed aumenterà le possibilità di sopravvivere sulla Terra quanto l'evoluzione verso una dieta vegetariana.
*Non c'è, a questo mondo, grande scoperta o progresso che tenga, fintanto che ci sarà anche un solo bambino triste.
*Non c'é moralista più severo del piacere.
*Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore.
*Non esiste il benché minimo indizio che faccia pensare che l'[[Energia|energia]] nucleare diverrà mai accessibile, perché questo comporterebbe essere in grado di scindere l'atomo a comando. (1932)
*Non hai veramente capito qualcosa finché non sei in grado di spiegarlo a tua nonna.
*Non penso mai al [[futuro]]. Arriva così presto.
*Non possiamo disperare nell'umanità, dal momento che noi stessi siamo esseri umani.
*Non si può prevenire e preparare una guerra allo stesso tempo.
*Non si può risolvere un problema con la stessa mentalità che l'ha generato.
*Non tutto quel che conta può essere contato. {{NDR|Cartello scritto a mano e appeso nello studio di Einstein all'Università di Princeton}}
*Non v'è nulla, senza dubbio, che calmi lo spirito come un rum e la vera religione.
*Nulla è più pratico di una buona teoria.
*Nulla per ora ci autorizza a sperare di potere un giorno sfruttare l'energia nucleare. Prima bisognerebbe riuscire a disintegrare l'atomo.
*Per essere l'immacolato componente di un gregge, bisogna essere prima di tutto una pecora.
*Quella del mistero è la migliore esperienza che possiamo avere. È l'emozione fondamentale che veglia la culla della vera arte e della vera scienza.
*Questo eroismo a comando, questa violenza insensata, questo maledetto e ampolloso patriottismo – quanto intensamente li disprezzo!
*Scopo di ogni attività dell'intelletto è ridurre il mistero a qualcosa di comprensibile.
*Se A è uguale a successo, allora la formula è A = X + Y + Z. X è il lavoro. Y è il gioco. Z è tenere la bocca chiusa.
*Se dovessi rinascere, farei l'idraulico.
*Se i dati e la teoria non concordano, cambia i dati.
*Se in un primo momento l'idea non è assurda, allora non c'è nessuna speranza che si realizzi.
*Se la mia teoria della relatività si dimostrerà corretta, la [[Germania]] mi rivendicherà come tedesco e la [[Francia]] dichiarerà che sono un cittadino del mondo. Se la mia teoria si dimostrerà falsa, la Francia dirà che sono tedesco e la Germania dichiarerà che sono un ebreo.
*Se prendessimo un binocolo e lo puntassimo nello spazio, vedremmo una linea curva chiusa all'infinito.
*Se vuoi descrivere ciò che è vero, lascia l'eleganza al sarto.
*Se vuoi scoprire qualcosa riguardo al metodo che adottano i fisici teorici, ti suggerisco di attenerti a un principio: non ascoltare quello che dicono e concentrati su quello che fanno.
*Si potrebbe dire che l'eterno mistero del mondo sia la sua comprensibilità.
*Solo due cose sono infinite, l'[[Universo|universo]] e la stupidità umana, e non sono sicuro della prima.
*Sono diventato vegetariano per ragioni etiche, oltre che salutistiche. Credo che il vegetarismo possa incidere in modo favorevole sul destino dell'umanità.
*Talvolta uno paga di più le cose che ha avuto gratis.
*Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza.
*Tutto è relativo. Prenda un ultracentenario che rompe uno specchio: sarà ben lieto di sapere che ha ancora sette anni di disgrazie...
*Un giorno le macchine riusciranno a risolvere tutti i problemi, ma mai nessuna di esse potrà porne uno.
*Una cosa ho imparato nella mia lunga vita: che tutta la nostra [[Scienza|scienza]] è primitiva e infantile eppure è la cosa più preziosa che abbiamo.
*Una teoria dovrebbe essere dimostrata per mezzo di esperimenti, ma non è il sentimento che dovrebbe guidare dall'esperimento alla nascita di una teoria.
*Vedete, il telegrafo è un tipo molto, molto lungo di gatto. Voi tirate la sua coda a New York e la sua testa miagola a Los Angeles. Lo capite questo? E la radio opera esattamente allo stesso modo: voi mandate i segnali qui, e loro li ricevono là. L'unica differenza è che non c'è alcun gatto.
 
===Attribuite===
*Non tutto quel che conta può essere contato.
**L'unica fonte che esiste su questa citazione attribuita ad Einstein è un cartello scritto a mano che era nel suo studio all'università di Princeton. Chiunque entrava lì poteva leggerlo generando così la convinzione, abbastanza verosimilmente, che la frase fosse di Albert Einstein.
 
*Se l'ape scomparisse dalla faccia della terra, all'uomo non resterebbero che quattro anni di vita.
:Secondo quanto riportato da [http://www.snopes.com/quotes/einstein/bees.asp Snopes.com], non esiste una fonte originale per questa citazione attribuita a Einstein, ed essa non viene menzionata in nessun documento prima del 1994. In quell'anno, è usata per la prima volta su di un volantino distribuito a Bruxelles dall'Unione Nazionale Apicoltori francesi, in rivolta a causa della concorrenza del miele d'importazione. È quindi probabile che sia stata creata ''ad hoc'' per avvalorare la protesta.
 
*Per relazioni internazionali una comprensione universale tramite una lingua comune non solo è necessaria, ma addirittura indispensabile. L'[[esperanto]] è la miglior soluzione dell'idea di una lingua internazionale.
:Non risulta che Albert Einstein abbia mai pronunciato questa frase, anche se simpatizzava per l'esperanto; forse di Leopold Einstein.
 
==''Come io vedo il mondo''==