Horace Walpole: differenze tra le versioni

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'''Horace Walpole''' (1717 – 1797), scrittore britannico.
 
*{{NDR|suSu [[Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena|Maria Antonietta]]}} Non si hanno occhi che per la regina. Le Ebe e le Flora, le Elene e le Grazie non sono che donne di strada in suo confronto. Che segga o che stia in piedi, è la statua della bellezza. Quando si muove è la personificazione della grazia. (Citatocitato in ''The Life of Marie Antoinette, Queen of France'', pag. 132)
 
==[[Incipit]] de ''Il castello di Otranto''==
Manfredi, principe di Otranto, aveva un figlio e una figlia: quest'ultima, una vergine di rara bellezza, aveva diciotto anni e si chiamava Matilda. Corrado, il figlio di tre anni più giovane, era un fanciullo pallido e malaticcio, di natura tutt'altro che promettente; eppure era il prediletto del principe, che non aveva mai mostrato alcun segno d'affetto per Matilda. Manfredi aveva combinato per suo figlio un matrimonio con Isabella, figlia del marchese di Vicenza, la quale era già stata consegnata dai suoi tutori nelle mani di Manfredi, così che le nozze potessero venire celebrate non appena la salute cagionevole di Corrado lo avesse permesso.
 
{{NDR|Horace Walpole, ''Il castello di Otranto'' – Newton & Compton, traduzione di Mario Prayer, Newton & Compton}}
 
==Citazioni di Horace Walpole==
*{{NDR|su [[Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena|Maria Antonietta]]}}Non si hanno occhi che per la regina. Le Ebe e le Flora, le Elene e le Grazie non sono che donne di strada in suo confronto. Che segga o che stia in piedi, è la statua della bellezza. Quando si muove è la personificazione della grazia. (Citato in ''The Life of Marie Antoinette, Queen of France'', pag. 132)
 
==Bibliografia==