Alexandre Ledru-Rollin: differenze tra le versioni

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Nuova pagina: '''Alexandre-Auguste Ledru-Rollin''' (1807 – 1874), avvocato e uomo politico francese. ==Citazioni su Alexandre Ledru-Rollin== *La gloria di unire l'estetica e l'oratoria profana a...
 
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==Citazioni su Alexandre Ledru-Rollin==
*Alle Instituzioni di [[Quintiliano]] si potrebbe apporre l'epigrafe d'un filosofo del secolo scorso: ''Io vidi il costume del mio secolo e pubblicai quest'opera''. E il secolo di Quintiliano avea d'uopo di lui. Colla potenza romana era morta la virtù, con la libertà l'eloquenza: più non erano i giorni in cui [[Cicerone]] ed [[Quinto Ortensio Ortalo|Ortensio]] tuonavano dai rostri, ove al popolo romano adunato nel foro parlavano consoli e tribuni delle venture della patria; agli Scipioni ed ai Fabii, ai Catoni, e ai Pompei erano succeduti [[Tiberio]] e [[Claudio]], [[Nerone]] e [[Servio Sulpicio Galba|Galba]], [[Ottone]] e [[Domiziano]]; i sofisti aveano cacciato i filosofi, i grammatici esiliato gli oratori; la maschia eloquenza di [[Tullio]] era spenta dalle arguzie di [[Seneca]], e i discendenti di [[Quirino]] prostrati nella servitù e snervati nell'ozio avean perduto, col valore del braccio e colla virtù del cuore, la potenza della mente e il vigore della favella. Quintiliano si levò contro a tanta ruina, e nelle Instituzioni dedicate a [[Marcello]] presentò lezioni , non solo di bene scrivere, ma di bene operare, istruì l'animo e l'intelletto, e pose per base de' suoi precetti che i costumi sono l'incremento delle lettere, che madre della vera eloquenza è la virtù. (da ''Storia antica'')
*La gloria di unire l'estetica e l'oratoria profana all'estetica e all'oratoria cristiana, era riservata al francese Rollin. Non sublime, non magnifico come i più alti ingegni dell'era classica della Francia, colse tuttavia nel genere didascalico un alloro che non ha pari. ([[Guglielmo Audisio]])
*L'elemento estetico grecoromano, nel suo ''Trattato sugli studi'', non va mai disgiunto dall'elemento cattolico, dalle prime linee ch'egli segna nel fanciullo sino al compimento della sua istituzione. La mente e il cuore, il vero, il bello e l'onesto, sono la meta alla quale con vastissima erudizione, coll'autorità di un sapiente, e coll'affezione, tenerezza e affabilità di un padre, solleva e indirizza continuamente il suo lettore. ([[Guglielmo Audisio]])