Vittorio Giovanni Rossi: differenze tra le versioni

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===Citazioni===
*Nella sua onnipotenza e sapienza infinita, Allàh ha ripartito i compiti degli uomini sulla terra. C'è chi lavora il ferro, chi il legno, chi la pietra, e chi compra le pecore e chi le ruba.<br>Hassàn faceva la volontà di Allàh sulla terra razziando le pecore. (p. 8)
*Lo spirito del [[deserto]] spinge l'uomo a non star mai fermo in nessun luogo e a prender la roba dove c'è. Come il pesce nuota nel mare e l'uccello vola nel cielo. (p. 8)
*Nessuno nel deserto ha paura di morire. Non è una cosa eroica. È il [[deserto]]. Il deserto che consuma l'uomo come il fuoco consuma un albero. (p. 8-9)
*La [[castità]] è il dominio della volontà sull'istinto; sul più forte degli istinti umani, dopo quelli di rubare e di dire menzogne. (p. 28)
*L'uomo comincia a non [[Odio|odiare]] il suo prossimo soltanto quando tra lui e il suo prossimo può esserci almeno un muro di mezzo. (p. 32)
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*In ogni [[società]] umana un sesso cerca sempre di organizzarsi in modo da sfruttare l'altro sesso. Nelle organizzazioni tecnicamente più evolute, la femmina sfrutta il maschio; come accade nelle api e nella società americana. (p. 87)
*Nella terra che sta tra l'Eufrate e il Tigri c'era una volta il paradiso terrestre. C'era anche Babilonia la grande, vestita di bisso, e di porpora, e di scarlatto, e adorna d'oro, e di pietre preziose, e di perle.<br>Ora il paradiso terrestre deve trovarsi in qualche altra parte del mondo; e Babilonia la tirano su a pezzi dalle sabbie. (p. 125)
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==Bibliografia==
*Vittorio Giovanni Rossi, ''Sabbia'', Bompiani, 1944.