Jean Guitton: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Donluca (discussione | contributi)
tolgo ''ricercatore'' perchè vago, allineo a pedia
Donluca (discussione | contributi)
Riga 6:
 
==''Quello che credeva al cielo e quello che non ci credeva''==
*Credere in [[Dio]] significa credere in un essere inintelligibile ma di cui si conosce la capacità di ascolto. Ecco cosa significa inginocchiarsi.
*Credo in Dio a causa degli incontri. Tutte le spiegazioni sono inutili, io credo agli [[incontri]].
*Il [[Papa]] è un caso unico nel suo genere. Un uomo che, a motivo della sua funzione, è obbligato a restare attaccato «al soffitto», a vedere le cose «dal punto di vista del soffitto»
*L'ateo conferma la fede. E come una cavia che conferma la mia tesi o la mia fede in Dio.
*[[Paolo VI]] mi diceva che la preghiera che recitava ogni mattina era: "Mio Dio,richiamami a Te, richiamami a Te, non ne posso più". Credo che tutti papi recitino questa preghiera, anche Giovanni Paolo II.
*Per un cristiano, quella che chiamiamo vita è una preparazione a quello che chiamiamo l'[[aldilà]], l'altra vita.
*Se la Chiesa è stata, a volte, contro la [[scienza]], la causa risiede nella cattiva lettura che ha fatto della Bibbia.
*Trovo che a vent'anni è facile essere un eroe, un santo, un uomo fuori del comune. Credo invece che a novant'anni sia molto difficile essere all'altezza del momento.
 
 
{{NDR|Jean Guitton, ''Quello che credeva al cielo e quello che non ci credeva'', traduzione di Piero Gribaudi, Gribaudi, 1995}}