Carlo Picchio: differenze tra le versioni

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*Ai romani era cara Tindari. Ricordava loro un atto d'audacia di uno dei loro eroi più generosi, [[Attilio Regolo]]. Fu qui, al largo di Capo Tindari, in quello che oggi è chiamato Golfo di Patti, che nel 257 a. C. l'eroico Regolo aggredì la flotta punica più forte di quella romana. L'esito della battaglia fu incerto. Ma [[Roma]] decretò al suo generale il trionfo.
*[[Imera]] è a circa centoventi chilometri ad est di Castellamare del Golfo e, in mezzo, c'è nientemeno che [[Palermo]].
*Una sosta ad Imera, patria di [[Stesicoro]] che fu detto "ordinatore dei cori". Colonia messinese, Imera fu certo grande cultrice di poesia e di bellezza, e ne fa fede la leggenda stessa di Stesicoro che - si diceva - osò scagliare lirici dardi velenosi contro la mitica Elena e fu, per questo, punito con la perdita della vista. Ma quando Stesicoro, con una nuova lirica, cioè con un'opera d'arte, che egli chiamò ''Polinodia'', ritrattò le sue ingiurie, tornò a splendere anche per i suoi occhi la luce.
*Il nome d'Imera è legato soprattutto alla famosa battaglia che vide, nel 480 a. C., sconfitto un formidabile esercito punico. Trecentomila uomini, si disse allora; forse esagerando. Certo Cartagine fece, in quel giorno, uno sforzo immane, e tanto maggiore fu perciò la sua disfatta. [...] La fama di questa vittoria riempie per decenni, e per secoli, l'isola intera. Neppure fu cancellata dalla riscossa punica quando settant'anni dopo, un [[Annibale Barca]], nipote del primo Amilcare, assalì Imera e la distrusse.