'''Vera Mikhaylovna Inber''' (1890 -– 1972), poetessa, giornalista e scrittrice russa.
==''Vasja "Fischio" ''==
===[[Incipit]]===
I -– Cosa succedeva nella birreria<br>''La vobla, seppur non sembrava, | A lungo era stato | Un pesce vivo che nuotava | Nel Volga dov'era nato. || Nella steppa visse il pisello, | La pioggia cnutriva | i cirri e il baccello, | Di sete così non moriva. || Diversa è la loro sorte, | Diversamente van mangiati, | Ma con la birra l'oste | Li serve appaiati''.
===Citazioni===
*II -– Cosa disse il poliziotto al suo capo<br>''Due passi appena, | Crash -– un vetro rotto... | Prendo l'arma, pianto la sirena, | Ah, che fessacchiotto! || Faccio un salto avanti, | Dove sei, maledetto? | Spariamo entrambi. | Io la gamba lui il petto''.
*III -– Cosa disse all'ospedale il medico di turno<br>''Polso centotrenta. | Nel pericardio una fessura | Il respiro stenta -– | Fate una puntura. || Seppellire non è ora, | Curare non vale. | Ferita da pistola. | Sta molto, molto male''.
*IV -– Cosa disse Vasja "Fischio" prima di morire<br>''Nella boxe posso dire | Che mi faccio onore... | Perché invece di fuggire | Son rimasto a far l'amore?
*V -– Cosa fu scritto sul giornale<br>''Svaligiato un emporio, | Furto fallito. | Ladro all'obitorio. | Poliziotto ferito.
{{NDR|Vera Inber, ''Vasja "Fischio" '', traduzione di P. Statuti, ''La Fiera letteraria'', Anno XLVII, n. 43, 5 dicembre 1971}}
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