Giovanni Pugliese Carratelli: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Freddy84 (discussione | contributi)
Nuova pagina: '''Giovanni Pugliese Carratelli''' (1911 - ), scrittore, saggista, critico letterario e filosofo italiano. ==Introduzione a Platone== ===Incipit=== Secondo l'uso, questa prefazion...
 
m Automa: Correzione automatica trattini in lineette
Riga 1:
'''Giovanni Pugliese Carratelli''' (1911 - ), scrittore, saggista, critico letterario e filosofo italiano.
 
==Introduzione a Platone==
Riga 6:
===Citazioni===
*Se in vita il magistero di Platone ha dato alimento a intelletti filosofici e ispirato rispetto ai non filosofi, dopo la morte e nei secoli i suoi scritti sono stati e sono guida per innumerevoli uomini non solo alla meditazione e alla ricerca, ma alla dignità di vivere. In costante tensione spirituale e intellettuale, Platone sa come pochi altri richiamare a quella coscienza di sé e infondere quel severo entusiasmo che devono governare una vita conforme alla «vera filosofia». (p. 6)
*Viene spesso citato un detto di [[Samuel Taylor Coleridge|Coleridge]]: che gli uomini nascono platonici o aristotelici. Anche se dentro ad esso si può immaginare una lunga vicenda di antitesi, l'intuizione del poeta ha colto una fondamentale distinzione tra due attitudini dell'intelletto umano; e poco importala definizione che di volta in volta è stata proposta dei due termini dell'antitesi - astrazione contro concretezza - visione dell'universale contro visione del particolare - o che potrebbe ora proporsi come «storicizzazione» contro «naturalizzazione». Ma il poeta ha anche avvertito nella dottrina platonica - come nell'insegnamento socratico - un'ispirazione che è comune alla poesia e all'arte divinatoria: che soccorre il il filosofo nell'allusione a esperienze intellettuali incomunicabili o nella figurazione di speranze oltremondane, e gli permette di trasfondere in testi intensamente meditati il fascino della parola dei vati. (p. 7)
*Platone ha socraticamente concepito la ricerca filosofica come un intimo impegno e una consapevole conquista, a cui la dottrina dei maestri può essere soltanto stimolo e suggestione. (p. 7)