Martin Buber: differenze tra le versioni

'''Martin Buber''' (1878 – 1965), filosofo austriaco.

 

*Il [[successo]] non è uno dei nomi di Dio. (citato in [[Enzo Bianchi]], ''La differenza cristiana'', Einaudi, 2006, II, 3)

*L'autentico [[dialogo]] e quindi ogni reale compimento della relazione interumana significa accettazione dell'[[alterità]]. […] L'umanità e il genere umano divengono in incontri autentici. Qui l'[[uomo]] si apprende non semplicemente limitato dagli uomini, rimandato alla propria finitezza, parzialità, bisogno di integrazione, ma viene esaudito il proprio rapporto alla verità attraverso quello distinto, secondo l'individuazione, dell'altro, distinto per far sorgere e sviluppare un rapporto determinato alla stessa [[verità]]. Agli uomini è necessario e a essi concesso di attestarsi reciprocamente in autentici incontri nel loro essere individuale. (da ''Separazione e relazione'')

*Nessun [[uomo]] è pura persona, nessuno è pura individualità. […] Ognuno vive nell'Io dal duplice volto. (da ''Io e tu'')

 

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*Come potrebbe esistere l'uomo se [[Dio]] non avesse bisogno di lui, e come potresti esistere tu? Hai bisogno di Dio per esistere, e Dio ha bisogno di te: questo è il significato della vita.

*Senza essere e rimanere se stessi, non c'è [[amore]].

 

*Ciascuno deve custodire e santificare la propria anima nel modo e nel luogo a lui propri, senza invidiare il modo e il luogo degli altri.

*Ciascuno deve, nella vita con se stesso e nella vita con il mondo, guardarsi dal prendere se stesso per fine.