Vincenzo Cicero: differenze tra le versioni
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*L'uomo è capace di produre il bello solo nella misura in cui, lasciandosi trascinare dal puro desiderio d'amore (''éros''), si volge dalla bellezza naturale verso questa Idea e ne diviene partecipe contemplandola. (p. 13)
*Il bello prodotto dalla poesia è inferiore sia alla bellezza ideale sia alla bellezza naturale (a quella del volto e del corpo, ma anche e soprattutto a quella dell'anima). (p. 13)
*L'arte è per [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]] l'autointuirsi sensibile dell'Idea divina come ''bellezza'', ossia «come realtà configurata in conformità al proprio concetto». Il bello è quindi in generale la corrispondenza diretta dell'Idea con la propria raffigurazione artistica. (p. 32)
{{NDR|Vincenzo Cicero, ''Introduzione a «La nascita dell'estetica moderna da Kant a Schopenhauer»'', Colonna Edizioni, Milano 2002. ISBN 88-9009-116-6}}
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