Franco Cuomo: differenze tra le versioni

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*Non è azzardato dire oggi di [[Savinien Cyrano de Bergerac|Cyrano]] che fu certamente una figura emblematica di intelletuale emarginato per sua scelta personale. (da [[Edmond Rostand]], ''Cirano di Bergerac'', a cura di Franco Cuomo, Newton & Compton, 2002)
 
==''Carlo Magno''==
===[[Incipit]]===
La congiura fallì per un nonnulla, che nessuno avrebbe potuto prevedere. La figlia della cameriera Margista, somigliante alla principessa Berta come una gemella, aveva i piedi piccolissimi, mentre Berta li aveva invece enormi.<br>L'avvenente Bertrada di Laon, detta anche Berta, sarebbe dovuta giungere in quei giorni alla villa regia di Heristal, nel cuore d'Austrasia, dove il promesso sposo Pipino l'attendeva con fervida impazienza. Il piano consisteva nel fare leva appunto su quel suo acceso desiderio di poter finalmente incontrare la ragazza di cui si era innamorato un anno prima, per un semplice scambio di sguardi, durante una caccia nei possedimenti del genitore di lei Caroberto, sulla Loira.
===Citazioni===
*{{NDR|In prefazione}} [[Carlo Magno]], figlio di Pipino il Breve e Berta di Laon, nacque nel 742 a poche leghe da [[Maastricht]], nel castello di Heristal, antica dimora di famiglia.<br>Con un colpo di stato Pipino detronizzò l'ultimi re merovingio e ne prese la corona, diventando re dei franchi. Il regno fu diviso alla sua morte tra i figli Carlo e Carlomanno, per essere poi riunito da Carlo sotto un unico scettro alla morte del fratello. Iniziò da quel momento l'espansione che avrebbe portato alla conquista del regno longobardo d'Italia e alla creazione di un impero europeo di oltre un milione di chilometri quadrati di superficie, denominato Sacro e Romano per esprimere la volontà di un'armonia universale fondata sull'equilibrio tra i valori dello spirito e la forza delle armi. Nasceva in questa luce la cavalleria moderna, che all'antica barbarie sostituiva principi di solidarietà umana, lealtà verso i propri stessi nemici, pietà per l'avversario battuto sul campo. (p. 7)
*Mi spetta che sia un santo a ungermi re visto che ho tanto atteso perché lo fossi per grazia di Dio. (p. 55)
*È preferibile che il titolo di re sia in possesso di chi dispone del corrispondente potere e non di colui che ne è rimasto privo. (p. 56)
*La [[Forza]] abbandona chi la nomina. (p. 67)
*Dio non è neutrale. Dio partecipa alla guerra militando dalla parte del giusto. (p. 116)
 
==Bibliografia==
*Franco Cuomo, ''Carlo Magno'', Newton & Compton Edizioni, 1998
 
==Altri progetti==